giovedì 9 aprile 2015

Festeggio una settimana di ripresa, ma voglio che sia solo l'inizio di una vita intera

Vi scrivo oggi perché è una settimana completa dall'inizio della mia ripresa.

Questa settimana non mi sono abbuffata, ma mi sono concessa degli sfizi.
Questa settimana non ho avuto il mal di pancia ed il malumore post abbuffata, ma un paio di volte ho mangiato del formaggio (un pezzetto, senza scatenare l'abbuffata), del cioccolato (fondente <3) e oggi anche un bel gelato a pranzo (cioccolato e mela e cannella, buonissimo!).
Questa settimana ho deciso di ascoltare di più il mio corpo, sono stata più rilassata, ho continuato a non pesare la maggior parte degli alimenti, ma sono riuscita a non farmi distruggere dall'incertezza.

Il peso è tornato alla normalità (ieri mi sono pesata anche se non appena alzata, ma prima di pranzo, ed era 48.3) ma ora voglio cercare di non pesarmi per almeno una settimana.
L'ho fatto per la curiosità di vedere se effettivamente avevo ragione che quello dalla nutrizionista era un peso fittizio, ma ora non voglio più saperlo perché ho capito che ogni volta che salgo sulla bilancia questo mi provoca ansia e quindi voglio cercare di evitarla: la cosa che mi fa stare meglio non è sapere il peso, è il mangiare equilibrato e avere la consapevolezza che se ho una giornata più impegnativa o sento di avere fame posso permettermi qualcosina in più perché non ho assunto grassi e carboidrati inutili in momenti in cui mi servivano, quindi prendo l'energia nel momento in cui ne ho bisogno.

Martedì sono andata all'incontro di gruppo dallo psicologo e, dopo 3 settimane che rimanevo muta per tutta la durata dell'incontro, mi sono fatta forza e di mia iniziativa ho raccontato di cosa è successo nell'ultimo periodo, delle abbuffate, dell'incontro con la nutrizionista di come mi sono sentita presa in giro.
Davanti a 7 persone ho pronunciato la parola "abbuffata".
Fino a pochi mesi fa non l'avevo MAI detta a voce alta.

Mi sento energica, positiva, assorbo l'energia del sole che finalmente ci scalda in questi giorni e la faccio mia.

Ieri ho visto il mio ragazzo, abbiamo programmato un week end fuori per usare lo smartbox che mi ha regalato a Natale.
Ero felice di programmare, non vedo l'ora di partire con lui, non ho pensato neanche una volta a come farò a stare due giorni dovendo mangiare fuori.

Oggi ho visto una delle mie migliori amiche, non la vedevo da febbraio e abbiamo camminato praticamente senza sosta dalle 3 alle 6, chiacchierando e godendoci il sole ed il calore primaverile.
Il gelato mi ha dato le energie, altrimenti probabilmente dopo un po' avrei avuto un calo di zuccheri seguito da malumore e nervosismo ed avrei inventato una scusa per tornare a casa.
Invece sono stata bene, non mi sono fermata un attimo e quando sono arrivata a casa ero distrutta, ma  ho trovato le ultime forze per farmi una doccia e ora tra un po' ceniamo e poi mi godo il meritato riposo :)

So che vi ho riempito di "fotografie" di episodi sconnessi tra loro, ma sono momenti che descrivono il mio star bene, la mia voglia di vita e di amore.

Ultimamente ho scritto "sinceramente tra l'anoressia e la bulimia preferisco la prima".
No, non la voglio.
La bulimia mi fa sentire uno schifo, gonfia, grassa, in colpa.
L'anoressia mi fa sentire debole, nervosa, insofferente.

Non voglio niente di tutto ciò.

Voglio essere allegra, dolce, concentrata e presente in quello che faccio.
Voglio che ogni giornata sia come una festa a sorpresa, di cui io sono sia l'organizzatrice che la festeggiata.
Tante cose possono andare storte nell'organizzare una festa a sorpresa, ma alla fine bisogna festeggiare e si supera tutto, l'importante è esserci e stare con le persone che ti vogliono bene.

giovedì 2 aprile 2015

Raggiunto il culmine della tempesta, spero in un po' di quiete.

Oggi sono andata alla visita di controllo con la nuova nutrizionista, che come sapete sostituisce la mia che è in maternità.
Sono arrivata a questa giornata distrutta.

Dall'ultima visita, 3 settimane fa, c'è stato un periodo veramente di merda.
Abbuffate anche 3 volte a settimana, tensione continua, mancanza di sonno e, cosa forse più disagevole di tutte, stitichezza persistente.
Scusate l'argomento poco elegante, ma dopo che venerdì ho dovuto prendere un lassativo perché era una settimana che non andavo, adesso sono di nuovo 5 giorni e non riesco neanche a tenere la schiena dritta per quanto mi sento gonfia (ci sono state anche ben 2 abbuffate nel frattempo.

Insomma, morale della favola oggi questa nuova dottoressa mi pesa: 50.3.
Ha reagito ESATTAMENTE come mi aspettavo, con un
"Brava, finalmente abbiamo invertito il trend, ottimo, bla bla bla".

MA VAFFANCULO, con tutto il cuore.

Prima di tutto anche se fossi davvero arrivata ad un peso di 50,3 ci sarei arrivata nel modo più sbagliato possibile, mandando a puttane il metabolismo tra abbuffate e restrizioni e dovrebbe essere un campanello di allarme, non una cosa positiva (ovviamente le avevo già parlato delle abbuffate di questo periodo, quindi già sapeva che è stato un periodo di merda).
Poi vabbè, io sono consapevole che il peso non è reale perché ho una settimana di cibo nell'intestino (e io mangio molta, molta verdura... Poi lunedì mi ero pesata ed ero 48.3, figuriamoci), ma non è quello che mi ha fatto incazzare.

Mi fa incazzare che finché mantenevo un'alimentazione equilibrata, anche se un po' scarsa, ma giusta, mi beccavo i cazziatoni.
Vengo qui dicendoti che ho fatto schifo, che mi sono abbuffata e ho ristretto, che il mio corpo non ce la fa più, sono piegata in due per il gonfiore, non dormo, sono sempre debole e ho continui crampi al piede.....
Ma BRAVA solo perché il numerino sulla bilancia è più alto dell'ultima volta.

Poi siamo noi quelle che danno troppo peso ai numeri, eh?

Tra le lacrime ho cercato di spiegarle che quel risultato NON lo vedo assolutamente come positivo, proprio per questi motivi, e che sto molto peggio di prima fisicamente.

Sembrava un coniglietto spaurito, non sapeva più che fare.
La visita è durata un totale di 20 minuti, poi penso sia andata nel panico e mi ha lasciato con la promessa che se mi crea tanta tensione il fatto di non avere dosi o indicazioni un po' più precise, la prossima settimana preparerà con la mia dott. un nuovo programma con qualche indicazione in più per aiutarmi a capire quali sono le quantità giuste.

Vedremo, per ora voglio solo riprendermi e cercare di mangiare regolarmente perché mi sento davvero uno schifo, sono un fascio di nervi e ieri ho costretto il mio ragazzo a corrermi dietro per strada per più di un'ora perché ho avuto un attacco di ansia fortissima mentre era da me e sono voluta uscire e ho camminato quasi correndo senza meta per quasi un'ora.

Domani parto, vado al paese.
Mi romperò le palle, ma ne approfitterò per studiare e magari stare un po' tranquilla.
Quasi quasi posso anche sperare di non sorbirmi pranzi di Pasqua perché mia nonna è ricoverata in ospedale e alla fine sto pranzi li facciamo per lei, spero che a nessun vada di organizzare niente.

Vi abbraccio forte e vi auguro buone vacanze, sperando che siano rigeneranti per tutte!
Un bacione

venerdì 27 marzo 2015

Non ce la faccio più

Sono in un momento di merda.
Mi faccio schifo, mi viene da vomitare.

Ieri sera mi sono abbuffata con pane e fette biscottate, non so perché, neanche mi andava ma non riuscivo a fermarmi, come se fosse un dovere.

Vabbè, mi dico, se voglio riattivare un po' questo metabolismo se mangio di più e poi mi muovo di più va bene.
Stamattina sono andata e tornata da lezione a piedi, circa 1 ora e 30 in tutto a passo spedito, così potevo pranzare normalmente e poi andare in biblioteca a studiare.

Torno a casa che era mezzogiorno, mamma non c'era.
Decido di aspettare un pochino ma mangiare comunque presto per andare prima possibile in biblio.
Poi però apro il frigo e vedo che mamma ha aperto quel pezzone di parmigiano che aveva comprato qualche giorno fa e che era rimasto in frigo impacchettato.
Merda.
Mi sento uno schifo, non so quanto ne avrò mangiato, penso 3 etti.
MILLEDUECENTO calorie di parmigiano.

Poi mamma è tornata, sono scoppiata, ho pianto finora.
Non riesco a studiare, tra un po' usciamo e facciamo un giro che mi devo comprare un paio di scarpe.

Ma io così non ce la faccio, da lunedì è la QUARTA volta che crollo.

Prima era una volta a settimana.
Adesso è la quarta volta in una settimana.

Lunedì a colazione ho mangiato una fetta enorme di un dolce che abbiamo fatto nel week end e, non contenta, formaggio dopo pranzo. Giornata sulle 1600-1700 calorie.
Martedì stessa situazione a colazione, ma ho compensato il resto del giorno.
Ieri quel cavolo di pane e fette biscottate, diamine. Penso di essere arrivata a quasi 2000 calorie.
Oggi neanche a dirlo, sarò già a 1500 e vorrei non mangiare mai più.

La vedo male, molto male.

"Ho paura della tua reazione se giovedì all'incontro con la nutrizionista dovessi essere aumentata di mezzo chilo".
Anch'io, mamma, anch'io.
Anche perché è praticamente una certezza, credo anche un chilo in più.
Mi sentirò sprofondare, sentirò che ormai è fatta, la via dell'ingrasso è presa e non potrò più fermarmi.
Tornerò a pesare 60 chili e tutti mi diranno come sono ingrassata e io già odio qualsiasi commento sul mio fisico, penso che finirò di crollare psicologicamente.
La nutrizionista sarà contenta, finalmente inizi ad aumentare.
Inizi?? Inizi??? Non è un inizio, è una fine, la fine di me.

Negli ultimi giorni mi sentivo meglio, giornate piene, mi sono messa alla prova cercando di essere un po' più partecipe alle cose che facevo, cercando di non vergognarmi e non sentirmi inadatta.

Ma è tutto inutile se ora sono qui, sul letto, con una pancia gonfia che urla pietà anche perché non vado in bagno da 5 giorni e già mi sentivo un pallone prima.
Vorrei aprirmi e tirare fuori stomaco e intestino, buttarli nel cesso e scaricare, finalmente libera.
Vorrei dormire tutta la vita.

"Jenny è stanca
Jenny vuole dormire"
V.R.

martedì 24 marzo 2015

Quando ero bella.

Stanotte ho fatto un sogno.
Ero ad una specie di festa, ma non una cosa da discoteca, più una sorta di festa tra adulti, magari tra colleghi.
Quel tipo di festa in cui gli uomini parlano di lavoro mentre i camerieri passano con vassoi di alcolici e le mogli gli stanno affianco e sono un po' una sorta di trofeo, sorridenti e servizievoli.
Io ero la moglie del mio ragazzo, ricordo solo che seguivo la conversazione riuscendo ad intervenire nel modo giusto, mi sentivo simpatica ed attraente.
Molto attraente, mi sentivo una gran figa ed ero sicura di far fare un figurone al mio ragazzo (anzi, marito).
Ad un certo punto gli dico "tesoro, vado un attimo in bagno" e mi allontano.
Trovo il bagno e mi guardo allo specchio, quindi vedo me stessa.
Ero in tiro dalla testa ai piedi ed indossavo un abito argentato tutto attillato e.....
Ero formosa!
Ero formosa quasi in modo esagerato, come quando nei cartoni per raffigurare la figa di turno esagerano alcune caratteristiche, tipo gli disegnano la vita larga quanto il braccio, una sesta di seno e i fianchi larghissimi.
Insomma, nel sogno ero quasi la caricatura di una donna formosa, ma mi guardavo allo specchio e mi sentivo attraente e sexy, consapevole che ogni uomo lì fuori invidiava il mio ragazzo.

Mi ha fatto sorridere ripensare al vestito che portavo perché è qualcosa che non metterei mai: odio tutto ciò che è argentato/dorato e non ho mai messo quel tipo di vestito.
Prima non lo mettevo perché avrebbe messo troppo in evidenza il mio sederone.
Ora non lo metto intanto perché non mi vesto mai bene, ma comunque mi è capitato di provare vestiti attillati e sembro un palo. Sono tristissima.

Non ricordo altro del sogno, solo queste scene e le sensazioni derivanti.
E mi ha fatto riflettere sul fatto che prima ero molto più bella di ora.

Prima avevo un sedere che non mi permetteva di entrare in una taglia 38 e neanche 40, ma che i ragazzi adoravano e nei momenti di intimità "puntavano" immediatamente.
Non ero perfetta, assolutamente, non ho mai avuto tette e da quel punto di vista la situazione non è molto diversa.
Ma mettevo in evidenza anche quello che non c'era, un push up e via di maglietta scollata!

Prima, il sesso mi piaceva.
Non perché mi provocasse particolare piacere, un orgasmo (con il sesso) non l'ho mai avuto.
Ma mi divertivo da morire!
Era un gioco, mi sentivo desiderabile e giocavo con il ragazzo fino a farlo impazzire.
Non perché adesso il ragazzo (che adesso è il mio attuale fidanzato) si comporti in modo diverso, lui è sempre pronto e mi dice sempre quanto gli piaccio e quanto mi desidera, anche di più di altri rapporti precedenti.
Ma IO non riesco a sentirmi desiderabile e di conseguenza non riesco a ritrovare quel divertimento, quel gioco che mi piaceva tanto.
Il mio culone da taglia 42 era grande, ma con una bella forma.
Ora è piatto (nonostante il nuoto), non ho più accenni di coulotte de cheval ne niente... Ma se lo tocchi senti solo ossa.
E lo stesso per il resto.

Prima, quando dovevo farmi il bagno, mi divertivo a guardarmi allo specchio nuda e fare un po' "la sexy" con la musica di sottofondo.
Ora se mi guardo di sfuggita mi faccio schifo ed entro immediatamente nella vasca, stendendomi piano per trovare la posizione giusta perché ogni osso mi fa male quando tocca il fondo duro della vasca.

Rifletto su queste cose e allo stesso tempo mi prende un infarto se vedo la bilancia segnare 49 o se supero le 1100 calorie o se mangio qualcosa che sia fuori dai cibi "sicuri".

Sono una delle persone più incoerenti su questa Terra.

giovedì 19 marzo 2015

Papà.

"Ciao papà.

L’anno scorso per la festa del papà ti ho cucinato una torta, quest’anno voglio provare a regalarti un pezzetto del mio cuore, quello che occupi in quanto padre e in quanto modello.
Un padre silenzioso, apparentemente spettatore impassibile, ma in realtà sempre attento, che nella sua riservatezza ha un’influenza su di me forse maggiore di quella che lui stesso immagina di vere.
Un modello di forza, costanza, impegno e correttezza, che ammiro profondamente e che anche il mondo stesso mi ricorda costantemente di imitare.
Questo tuo duplice ruolo nella mia vita mi spinge da un lato a voler essere come te nel dare il meglio senza lamentarmi mai, nel mostrarmi forte ed indipendente…
Dall’altro però mi spinge a desiderare di tornare la bambina che prendevi sulle spalle, che lanciavi in aria, che mettevi in situazioni che facevano accapponare la pelle a mamma.
Quella bambina che con te non aveva paura di niente, perché si sentiva protetta contro tutto e tutti.
Mi sono accorta di non essere più quella bambina qualche anno fa, prima della tua ultima partenza per l’Afghanistan.
Eravamo all’aeroporto in attesa di salutarci e mi sono seduta in braccio a te, ma mi hai detto di sedermi sulla sedia.
In quel momento mi sono resa conto di non essere più la bambina di papà e forse è questa presa di coscienza così brusca, che a causa dei lunghi periodi di lontananza non è potuta arrivare gradualmente con la crescita, ad avermi portato un mese fa a dire allo psicologo:
“Penso che il rapporto con mio padre sia uno dei grandi nodi della mia vita.”
Un nodo, come il nodo alla gola che mi viene ogni volta che proviamo a parlare di qualcosa di più personale.
Come il nodo alla gola che mi viene quando mamma mi riferisce il tuo pensiero su un qualche episodio o decisione.
Perché per me la tua opinione è dannatamente importante, TU sei dannatamente importante e vorrei potertelo dire, ma il nodo alla gola me lo impedisce.
Ecco, mi è venuto anche solo a scrivere.
Uno dei miei più grandi desideri è riuscire a sconfiggere questo blocco, abbattere il muro di finta, fintissima indifferenza che c’è tra di noi.
Perché quei mezzi saluti, quelle parole accennate a cena, quegli sguardi sfuggenti, nascondono una voglia di sapere come sta l’altro, ma la paura di chiederlo.
Non posso tornare la tua bambina, ma voglio diventare la tua figlia donna, capace di dimostrarti il suo amore e di renderti orgoglioso.
Voglio che tu sia orgoglioso di me quanto io lo sono di te, ma ho capito che non lo posso ottenere imitandoti, ma raccogliendo e facendo miei i tuoi insegnamenti per costruire la persona che sarò.
Concludo questo flusso di coscienza forse poco comprensibile augurando a te una buona festa del papà e a noi di riuscire ad iniziare e portare avanti un percorso di apertura che ci porti a costruire un rapporto di complicità ed ammirazione reciproca.


Ti voglio bene, papà"

lunedì 16 marzo 2015

Perdere l'amore...Per una pizza.

Bresaola e grana, per l'esattezza.
Ma ci avevano messo anche la mozzarella e non capisco davvero che bisogno ci fosse di mettere uno strato di quella gommetta giallina che chiamano mozzarella.

Sto divagando.

Sono due giorni che penso a questo post e ora voglio raccontarvi di come sabato sera ho quasi mandato a puttane quasi 2 anni di relazione e 5 di amicizia per una pizza.

I miei erano fuori per il week end, io e il mio ragazzo entrambi stanchi dalla settimana, niente di più allettante di una seratina in casa a guardare Shrek su Italia 1, per poi dormire insieme.
Quando abbiamo organizzato, ho promesso a lui che avrei preso anch'io la pizza.
Dopo i discorsi della settimana scorsa è pronto ad aiutarmi e a cercare di spronarmi quando mangiamo insieme.
Arrivano le pizze, ci mettiamo davanti alla tv e mangiamo.
A metà pizza ero pienissima (non ne mangio mai più di metà).
Ero già partita con il "amore la finisci tu?" come sempre, ma mi sono fermata.
Con l'andare avanti del film, un pezzetto alla volta, l'ho finita.
Una pizza intera, ho finito una pizza intera!

Al momento mi sentivo quasi orgogliosa, ma tempo pochi minuti e ho iniziato a sentirmi male, gonfia, con una gran voglia di vomitare.

Dopo un po' il mio ragazzo prova ad approcciare per un po' di coccole, ma arrivati al dunque non c'è verso.
Avrei potuto prendere il lubrificante e riprovare, ma ero totalmente frustrata, ho solo iniziato a piangere.
Io e lui al buio sul mio letto, nudi;
lui mi abbraccia forte, io piango.
Dopo un po' mi chiede "a cosa stai pensando?"
Io: "che non posso neanche aiutarti a finire, vomiterei." (capitemi)

Mi sono alzata, rivestita e andata in cucina a fumare.

Dopo un po' lui mi ha raggiunto e io l'ho lasciato.
In quel momento sentivo che non poteva essere altrimenti.
In quel momento sentivo che non si poteva andare avanti così.
Ero convinta di non amarlo, di non averlo mai amato.
Volevo solo allontanarlo da me, da questo schifo.

Ragazze io non so come ringraziare il fantastico ragazzo che ho accanto, perché lui è rimasto.
Nonostante l'abbia fatto piangere (non l'ho mai visto piangere prima), nonostante gli abbia detto che non lo amavo, che non l'avevo mai amato e mi ero messa con lui perché mi aveva ricattato, lui è rimasto.

Se fosse uscito di casa, sono sicura che non ci saremmo più visti.
Sono troppo orgogliosa e la mia tendenza ad allontanare tutti, come se rimanere da sola fosse l'unica cosa giusta, è troppo forte.

Ma lui è rimasto e abbiamo parlato per ore e mi sono resa conto di come il malessere che ha generato quei pensieri derivasse dalla pizza.

Perché io durante il giorno non vedevo l'ora che arrivasse questa serata.
Perché all'inizio della serata stavo bene.
Perché la pizza l'ho finita per dimostrare a lui che sono disposta a fare questo, che per me è tantissimo, mi basta sapere che lui ci tiene.
Perché dopo averla mangiata volevo solo che lui sparisse per sprofondare nel mio buio.
Perché mentre parlavamo, dopo esserci calmati, ho completamente dimenticato la pizza, me stessa, il cibo, il peso.
E mi sentivo scoppiare di sentimenti, tutti quei sentimenti che nella mia testa e nel mio cuore forse ci sono, ma sono sepolti sotto pile enormi di fogli con numeri calorie e pesi.

Questa è la storia di come una cretina si fa manipolare da un cerchio di farina, acqua, sale e lievito.
Questa cretina è stata fortunata, questa volta.

lunedì 9 marzo 2015

E se fosse la volta buona?!

Ragazze come vi avevo accennato oggi ho avuto l'incontro con la nutrizionista.

Chiacchierata iniziale su come è andata in questo mese e poi arriva il momento: pesata.
Inutile dire che sul suo viso non è esattamente apparso un sorriso.
La dottoressa ha smesso di parlare per un attimo, mia madre si è coperta la faccia con le mani.

"A due mesi esatti dal primo controllo hai perso un chilo emmezzo e a questi livelli è tantissimo"

Mi fa l'esame della bioimpendenziometria.

"Sei riuscita a diminuire anche quel minimo di massa grassa che ti era rimasta"

Il resto della visita è stato un bel cazziatone.
Me lo sono meritato.
Potete immaginare cosa mi abbia detto, mi sono sentita una bambina.
Anzi, una deficiente.

Tornata a casa riflettevo e ho capito come questa situazione che a me fa sentire (nel momento in cui restringo) tanto forte e con il pieno controllo, in realtà mi fa ritrovare rannicchiata su un lettino in uno studio medico, in mutande, ad essere sgridata come una bambina.

Non voglio essere una che "non ce la fa".

Voglio controllare, è nella mia natura... Ma io adesso sono succube.

Ho preso il cellulare e ho cancellato l'applicazione di Lifesum con cui calcolavo meticolosamente le calorie.
Se non devo inserire le informazioni lì non ho più bisogno di pesare scrupolosamente ogni cosa, di farmi venire il panico se supera i 100 grammi.

Per ora ho ancora bisogno di avere un quadro preciso su quello che mangio, quindi ho preso un quadernino su cui segnerò COSA mangio.
Non quanto, non ci saranno numeri.

Non so quanto reggerò, ma il fatto di aver iniziato questa cosa di lunedì mi da almeno la sicurezza che i primi giorni sarò talmente impegnata che non avrò neanche tempo di pensare e magari sarà un po' più facile affrontare l'ansia dell'incertezza.

Ho anche chiesto al mio ragazzo di non aver paura di me.
So che lui nota quando non mangio, ma non mi dice niente per paura di farmi incazzare.
Gli ho chiesto di aiutarmi perché nei momenti di irrazionalità in cui comanda la malattia ho bisogno che qualcuno mi faccia capire che ci tiene.
Ho bisogno di qualcuno che mi dica "se non lo fai per te, fallo per me".

Ho perso tante battaglie e forse perderò anche questa, ma alla fine la guerra la vincerò io perché, CARA ANORESSIA, qui la maniaca del controllo sono io ;)

domenica 8 marzo 2015

...Che giornata!

Ragazze vi scrivo con le mie ultime forze, è stata una giornata davvero estenuante.
Però ho un carico emotivo enorme in questo momento e ho un attimo bisogno di uno sfogo prima di crollare.

Tutto è iniziato ieri sera, ho detto al mio ragazzo di avere dei dubbi.
Non volevo dirglielo in questo momento visto che suo padre è stato operato in settimana e aveva altro a cui pensare, ma tra il nervosismo per i soliti ritardi e varie cose non riuscivo davvero a fingere che tutto andasse bene.
Abbiamo deciso di vederci oggi pomeriggio anche se gli ho detto che non avrei saputo che dirgli, che non avevo le idee chiare...
Ma visto che per una settimana non ci saremmo quasi sicuramente visti era meglio cercare di chiarire un attimo la situazione.

Quindi stamattina ho studiato, poi c'è stato il famoso pranzo libero....E poi la sua "naturale" conseguenza, il "tanto ormai" che mi ha portato ad attaccarmi al formaggio.
Mi sono sfogata con mia mamma, sia per il pranzo che per il discorso del mio ragazzo e per quanto riguarda lui mi ha detto che lo vede che manca affiatamento, che rispondo svogliata al telefono, che quando ci vede insieme sembriamo due normali amici, soprattutto da parte mia.
Dopo questi discorsi ero quasi decisa a lasciarlo oggi pomeriggio, mi ero davvero convinta di quelli che sono i miei sospetti:
che fin dall'inizio della nostra relazione io mi sia autoconvinta di provare qualcosa per lui solo perché mi era stato dato un ultimatum e pur di non perdere il mio migliore amico abbia accettato di "far finta" che fosse il mio ragazzo.

Sono uscita per andare a fare ripetizioni ancora in lacrime.

Tornata a casa è arrivato lui, con un mazzo di mimose ed una rosa.

Siamo stati due ore seduti sul mio letto a parlare, gli ho detto tutto.
Abbiamo parlato fino a farmi venire il mal di testa e alla fine non abbiamo "risolto" nulla, se non che sono stata benissimo e mi sono sentita davvero parte di un NOI in cui l'uno è il rifugio dell'altro, in cui si affrontano discorsi maturi e si parla davvero dei problemi.
Se potessi sentirmi così ogni volta che lo vedo forse avrei molti meno dubbi.

Pensate che le emozioni siano finite qui?
Ebbene no, verso le 7.30, mentre lui era ancora qui, hanno suonato al citofono.
Erano le mie amiche, che visto che ieri ho dovuto rinunciare ad un caffè con loro perché era meglio stare a casa per riprendermi dal raffreddore, si sono presentate con un mazzo di mimose.
Bella roba, eh? Io gli do buca e loro mi fanno questa sorpresa.
Sono fantastiche.

Ho la testa che mi scoppia, piena di pensieri, paure ed incertezze.
Però stasera sento anche il cuore un po' più pieno.

Domani appuntamento con la nutrizionista, vi aggiorno.

Buonanotte e tanti auguri a tutte le mie donne, le mie guerriere!

sabato 7 marzo 2015

Raffreddori e obiettivi buttati nel cesso.

La prima, estenuante, settimana del nuovo semestre è andata.
Oggi sono barricata in casa e non metterò piede fuori perché mi è bastato un solo giorno di lezioni, autobus e giornate di nuovo piene per prendermi un fortissimo raffreddore che non accenna a migliorare e devo approfittare del week end per rimettermi in sesto visto che giovedì ho dovuto addirittura saltare l'ultima lezione e tornare prima a casa perché mi sentivo troppo male.

Ieri, tra l'altro, sono dovuta andare fuori per assistere ad una cerimonia militare in cui era coinvolta un'amica mia e di mia madre e, oltre ad esserci temperature vicine allo zero, il vento era talmente forte che non riuscivo a stare in piedi ferma...
Sono tornata distrutta e il mio raffreddore ringrazia.

Volevo aggiornarvi sugli obiettivi che ho fissato nell'ultimo post (non credo che molte di voi li abbiano letti), nonostante sia andata un po' da schifo.

Mi sono pesata, giovedì e anche stamattina.
Cazzata enorme, sto molto meglio senza pesarmi... Però quando l'occasione si presenta (mi sveglio e in camera dei miei non c'è nessuno, ergo via libera) mi sento quasi obbligata, come se fosse uno spreco.

Ah, e mi sono anche abbuffata.
Giovedì, il giorno in cui sono stata peggio dal punto di vista della salute.
La sera avrei dovuto avere il famoso "incontro a 3" con lo psicologo e mio padre.
Era alle 20.20 e io a metà giornata ero già distrutta, quindi potete immaginare l'immensa felicità quando mi è stato comunicato che lo psico ha avuto problemi all'ultimo ed è saltato tutto...
Solo il pensiero di riuscire la sera mi uccideva!
Però da brava testa di minchia quale sono, per qualche strano motivo dopo cena ho finito per abbuffarmi.
Che poi è divertente perché io parlo di abbuffate, ma questi episodi ultimamente hanno poco del classico stile da abbuffata.
Non sono così impulsivi, nervosi, veloci.
Sempre nascosti da occhi indiscreti, certo, ma oserei definirli tranquilli.
Sono in cucina e mangio; solite cose: formaggio e gallette o wasa o fette biscottate.
Guardo la TV, intanto.

Comunque, da un lato penso che se giovedì sera non mi fossi abbuffata ieri sarei collassata alla cerimonia, visto che ho fatto colazione alle 6.30 e siamo tornati a casa alle 16.30 ed è stata piuttosto faticosa visto che sento più o meno il triplo del freddo rispetto ad una persona normale e che non riuscivo a stare in piedi per il vento.
Il totale di ieri è stato più o meno di 1000 calorie, che visto la mancanza degli spuntini per questioni di tempo dimostra quanto io non abbia particolarmente ristretto.

Ecco, l'unico obiettivo che a quanto pare riuscirò a rispettare è quello del pasto libero, domani.
Stasera viene a cena da me il mio ragazzo, ma vuole prendersi la pizza e a me proprio non va, quindi mangerò normalmente...
Mentre per domani ho comunicato a mamma la mia scelta: minestra di cereali e legumi.
Probabilmente vi sembrerà una presa in giro che questo sia il mio pasto libero visto che non è una cosa particolarmente grassa o un classico "comfort food", ma è uno di quei piatti tipici di casa mia a cui ho rinunciato da tanto tempo.
Sì, perché è comunque un qualcosa di cucinato da altri di cui non posso conoscere esattamente la composizione e quindi non l'ho più mangiata - ma mi piace tanto.
Penso che calcolerò gli alimenti del resto della giornata rimanendo sulle 700-800 calorie e cercherò di essere più tranquilla possibile per questo pranzo, cercando di evitare di farmi calcoli (che tanto non sarebbero precisi).

Vabbè ragazze, dopo questi aggiornamenti abbastanza inutili ed il dovuto "mea culpa", torno sui libri a cercare di capire qualcosa sul maledetto peritoneo (penso una delle cose per me più incomprensibili dell'anatomia).

Voi come state?
Vi leggo sempre, vorrei commentare, ma mi escono solo pensieri banali e inutili e mi dico che è meglio se lascio stare.

Un abbraccio forte forte <3

lunedì 2 marzo 2015

A new begin

No, non è che da oggi è cambiata la mia vita o ho ricevuto il miracolo della guarigione improvvisa, il "nuovo inizio" non si riferisce a niente di tutto ciò.
Banalmente, è ricominciato il semestre!
Dopo quasi un mese di nullafacenza e di giornate lente trascorse tra ripetizioni, visite varie, compleanni, uscite e molto poco studio, oggi ho ripreso la vita a pieno ritmo!

Ero un po' spaventata di come sarebbe potuta andare, avevo paura che la mia perenne stanchezza mi mettesse K.O. già a metà giornata e di arrivare a sera con un carico di ansia ai livelli massimi.

E invece è andata sorprendentemente bene!

Stamattina nuoto, poi ho avuto due ore di lezione.
Tornata a casa alle 2 meno 20, un'ora dopo ero già in biblioteca.
Alle 6 sono dovuta andare via perché avevo promesso a mamma di accompagnarla a vedere il colore per un divano che stanno comprando, ma abbiamo trovato il negozio chiuso, per cui ne ho approfittato per andare a cambiare il faro fulminato della macchina e passare a comprarmi il mascara (andavo avanti da settimane con quello vecchio secchissimo per mancanza di fondi!).
Tornata a casa inizialmente ho pensato di spalmarmi sul letto con pc e blogger, ma poi mi sono detta "Mi mancavano poche pagine per finire il programma quotidiano, manca un'oretta all'ora di cena... Un'ultimo sforzo, dai!"
E ho finito e ho chiuso il libro molto soddisfatta :D

E in questa giornata piena e positiva, anche con il fattore cibo me la sono cavata piuttosto bene!
A colazione ho mangiato una mela e un pezzo da 12g di cioccolato fondente.
Non mangiavo cioccolato da una vita, ma mi sono detta che prima di andare a nuotare mi avrebbe dato una botta di vita!
E no, il cioccolato non mi ha impedito di fare uno spuntino con uno yogurt prima delle lezioni.
E dato che è "giornata nuoto", ho mantenuto l'accordo con la nutrizionista (che ultimamente avevo abbastanza ignorato) della pasta a pranzo.
Ho pensato a come farmela piacere (non vado matta per la pasta) e devo dire che quei 60g di spaghetti integrali con polpa di pomodoro e ben 30g di scaglie di parmigiano sono stati davvero di mio gusto!!
E poi ho mangiato anche una trentina di grammi di un altro formaggio perché mi andava.
In biblioteca mi ero portata una mela e visto che alle 5 passate non avevo minimamente fame avevo già rinunciato alla merenda, ma poi quando sono andata a riprendere la macchina mi sono detta che dovevo fare merenda perché non fa bene non mangiare troppo a lungo.
Cena con tacchino e zucchine e poi la mia amata insalatiera di verdure crude che segnano il "momento relax", sgranocchiate mentre sto al pc o leggo.
Alla fine il totale è di meno di 1100 calorie, che in teoria sarebbero comunque poche, ma c'è da dire che sono per la maggior parte calorie di cibo vero.
Mi spiego: generalmente le verdure crude me le faccio sia dopo pranzo che dopo cena e comprendono più o meno 250-300 delle mie calorie quotidiane.
Non che non siano calorie vere, infatti le peso e conto come tutto il resto, ma per me sono un po' una sicurezza... Come se rispetto alle altre siano calorie "meno pesanti".
E invece oggi nell'apporto del pranzo non ci sono state (ho mangiato verdura, cicoria, ma ha influito per appena 10 kcal), per cui vuol dire che il resto è stato più abbondante del solito.

Ora spero che questa positività non mi abbandoni già domani, ma ne approfitto per mettere nero su bianco (anzi, facciamo rosso!) dei piccoli obiettivi per questa settimana.

1. Non pesarmi fino all'incontro con la nutrizionista, lunedì prossimo. 
Stamattina ero 48.5, il prossimo peso lo saprò da lei o al massimo, se sento che il pensiero del peso potrebbe distrarmi durante la giornata, potrò farlo la mattina stessa per avere un'idea della situazione.
Spero che l'incertezza del peso non mi porti a restringere, ma è un primo passo per affrontarla.

2. Il prossimo fine settimana dovrò concedermi un pasto libero in cui non conto le calorie e soprattutto dovrà essere condiviso.
Se la mamma del mio ragazzo dovesse invitarmi a cena (mi ha già detto che vuole che rivada a cena da loro, ma è molto improbabile che sia questo week end in quanto domani il marito si opera e hanno altro a cui pensare in famiglia!) sarà quell'occasione, altrimenti sono d'accordo con mamma che domenica a pranzo mangerò quello che mangiano loro, senza farmi niente da parte.
Magari qualcosa che propongo io, che non mangio da tanto...
Ci dovrò pensare, sinceramente non sono mai attirata dai cibi fuori dalla zona di sicurezza, ma magari mi verrà in mente qualcosa.

3. Come naturale conseguenza del punto 2, in questa settimana non ci dovranno essere abbuffate perché so che mi impedirebbero nella maniera più assoluta di accettare questo "pasto libero".
Magari quando mi prende il "craving" potrei approfittare dell'improvviso slancio emotivo verso il cibo per cercare su internet qualche ricetta da proporre domenica.
Magari potrebbe farmi pensare "wow, questo sembra molto più buono del pezzo di parmigiano in frigo, che in fondo ha lo stesso sapore in ogni abbuffata" (sì, mi rendo conto di essere banalissima con il cibo: non solo la mia alimentazione quotidiana è noiosa e sempre uguale, anche le mie abbuffate lo sono!).

Bene ragazze, ultimamente vi ho assillato abbastanza con i miei post, è che dopo un periodo di semilatitanza mi sono ricordata quanto ogni vostro commento sia capace di strapparmi un sorriso e darmi una grande carica.
Siete fantastiche, davvero!
Ora vado, che domani la sveglia è alle 6.20 e io se non dormo minimo minimo 7 ore a notte il giorno dopo sono incapace di intendere e di volere.

Un abbraccio!

domenica 1 marzo 2015

"Ma poi ho camminato tanto e fuori c'era un grande sole...

...Che non ho più pensato a tutte queste cose!"

Sono in ripresa.
Ieri pomeriggio nonostante mi sentissi ancora piena mi sono preparata le mie verdure crude, avevo bisogno di qualcosa di fresco dopo tutto quel formaggio.
Prima di uscire di casa per l'apericena di compleanno ho mangiato un po' di yogurt e agli altri ho detto che non ero stata bene di stomaco e che avevo mangiato a casa.
Lo so, ho messo le mani avanti e mi sono parata da una situazione difficile che prima o poi dovrò affrontare, ma avevo bisogno di autotutelarmi per essere più rilassata durante la serata.
E la serata è stata piacevole, per fortuna per mezzanotte ero a casa e non sono dovuta arrivare al punto di stanchezza totale in cui mi chiudo nel mio bozzolo ad attendere che qualcuno abbia il buon cuore di mettere fine alla serata permettendomi di rifugiarmi tra le braccia di Morfeo (e del mio piumone caldo).

Stamattina mi sono svegliata verso le 6 e sono rimasta a letto, incapace di riaddormentarmi, fino alle 8.
Mi sono alzata con il timore di come sarebbe potuta passare la giornata: non avevo programmi e dormire poco mi distrugge sotto ogni punto di vista.

Poi sono andata in cucina ed era luminosa.
Fuori il cielo era azzurro ed il sole splendeva.
Ho chiesto a mia mamma quali fossero i suoi programmi e mi ha detto di voler andare a fare un giro in centro appena si fosse svegliato papà.
Volevo uscire... Avrei dovuto studiare, ma il pensiero di rimanere a casa da sola con il libro di anatomia mi faceva salire un nodo alla gola.

Morale della favola: un'ora dopo camminavo per via Nazionale con i miei genitori, la giacca lasciata in macchina e a scaldarmi la camminata (siamo una famiglia di marciatori, noi non "passeggiamo") ed un grande sole.
Chiacchiere varie e punzecchiamenti con mamma sul fatto che quel sole ci serve per la vitamina D (entrambe ne siamo carenti e prendiamo lo stesso - schifosissimo - integratore, ma paradossalmente lei è messa peggio di me: lo prende una volta a settimana, mentre io una volta al mese).
Dopo un lungo giro siamo approdati alla Feltrinelli di largo Argentina, dove abbiamo preso un caffè al bar interno e poi ci siamo tuffati nei libri.
Io ho preso solo un libro, "invisible monsters" di Chuck Palahniuk perché ho sentito - anche qui tra le blogger - parlare molto bene di questo autore e sono davvero curiosa di leggerlo (sperando di saper cogliere la genialità di cui tutti parlano, ho un po' paura di non capirci niente).
Siamo quindi ripartiti con la nostra scorta - i miei sono grandi lettori, abbiamo una libreria immensa - per arrivare a casa all'una.
Ero stanchissima, ma troppo contenta di essere uscita!

So che la mia domenica mattina non è esattamente il tema più coinvolgente del mondo, ma volevo condividere con voi questo attimo di serenità.
Ora vi saluto, forse inizierò a leggere il libro e più tardi faccio un salto al supermercato a rifornirmi di finocchi, che la scorta è finita.
Buon pomeriggio a tutte, spero che anche le vostre domeniche siano riscaldate da questo bel sole!


Ah, dopo la camminata di stamattina (ridendo e scherzando abbiamo fatto quasi 8 km) sono tornata a casa che avevo davvero fame e anche se sono arrivata già a quasi 700 calorie, va bene.
Ho bisogno di energia per essere felice.


sabato 28 febbraio 2015

Ho paura.

Ragazze in questo momento ho assoluto bisogno di sfogarmi, sono terrorizzata.
Sono terrorizzata dal cadere nel binge o di ritornare a vomitare.
Non voglio, ho paura, non so cosa cazzo fare.

Giovedì sera mi sono abbuffata.
Sì, perché mamma ha comprato un bel pezzone di parmigiano e l'ha diviso a pezzi e ne avevo una voglia matta.
E alle 21.30 ho mangiato tanto parmigiano e poi 4-5 fette biscottate, ma era il parmigiano il mio obiettivo.
Tante, tante calorie, ma ieri mattina sono andata a nuotare e ho fatto 20 vasche più del solito e mi sono tenuta leggera durante la giornata - inconsapevolmente anche troppo: appena 900 calorie.

Sapevo che era sbagliato assumere 900 calorie, ma ho detto che per una volta non faceva niente e che avendo nuotato di mattina avevo tutte le energie della sera prima, non ho costretto il mio corpo a fare sforzi senza "carburante".

Stamattina mi sono svegliata la prima volta verso le 7, ma non mi andava di alzarmi e ho provato a riaddormentarmi.
Mi sono rigirata per un po', poi dato che il mio obiettivo era di svegliarmi, fare la pipì e pesarmi, ho iniziato ad ascoltare i rumori per casa per capire quale fosse il momento giusto.
Per tipo 2 ore sembrava che il bagno fosse perennemente occupato, non so che cavolo stavano facendo i miei, forse mia madre stava pulendo...Fatto sta che non sapevo quando alzarmi.
Alla fine alle 9.20 mi sono stufata e mi sono alzata, mio padre stava uscendo e mia madre era vestita per uscire.
Passo in bagno e non potevo andare in camera loro a pesarmi.
Inizio a prepararmi la colazione, molto lentamente.
Passa più di un quarto d'ora e non riuscivo a capire che cazzo stava facendo mia madre ancora a girare per casa, perché non usciva?!?!?!?
Alla fine bevo un po' d'acqua, avevo troppa sete.
Alla fine mi rompo di aspettare che lei esca e fuggo in camera loro e mi peso al volo con tutto il felpone del pigiama.
Alla fine finalmente mia madre esce da quella cavolo di porta.
Rimango sola.
Faccio colazione.
Parte l'abbuffata.
Parmigiano alle 9.30 di mattina.
Che schifo.

Mi scrive una mia amica, mi chiede se voglio prendere un caffè.
Volevo studiare stamattina, ma dovevo uscire di casa.
Finisco con calma di abbuffarmi perché ovviamente non è che mi scatta il campanello "stai facendo una cazzata, fermati" e mi fermo e vado a prepararmi.
No, continuo finché non ce la faccio più e poi mi vado a preparare.

Fuori c'era un sole bellissimo, faceva caldo, stavo senza giacca.
Abbiamo chiamato anche un'altra amica, preso il caffè, chiacchierato e girato per negozi.
Sono stata bene, non volevo rientrare.

Sono appena tornata a casa e ho un blocco sullo stomaco, ho detto a mia madre che non pranzo perché mi sono abbuffata a colazione, che non ce la faccio più, che mi sento uno schifo.
Mi ha chiesto cosa ho mangiato, le ho detto il solito fottuto formaggio, ma non è quello il punto cazzo!
Il punto è che due abbuffate a 2 giorni di distanza sono pericolose.
Il punto è che neanche il sapere che stasera dovrò cenare fuori (compleanno) mi ha fermato.
Il punto è che tutto inizia così, le abbuffate si fanno sempre più ravvicinate, iniziano ad incidere effettivamente sul peso, inizi ad ingrassare.
E poi magari ricominci anche a vomitare, non voglio.
So quanto mi viene facile, ma ho smesso anni fa e non voglio farlo mai più.

Ho paura, paura, paura.

Lunedì ricomincio ad andare a lezione.
Sarà un bene perché sarò più attiva ed impegnata?
O sarà la goccia che farà traboccare il vaso?

AIUTO

lunedì 23 febbraio 2015

Tirando le somme di un altro week end

Ciao ragazze!
Non scrivo da una settimana e mi dispiace perché sarebbe più leggero aggiornare più spesso sulle piccole cose piuttosto che scrivere post infiniti in cui infilo ogni elemento ed emozione che mi viene in mente e che, alla fine, risultano più o meno incomprensibili XD.

Comunque sia, questa è stata la settimana dei compleanni per me!
Il mio ragazzo e una delle mie migliori amiche compiono gli anni lo stesso giorno, per cui questo week end abbiamo festeggiato (separatamente, loro hanno avuto un...ehm...rapporto burrascoso in passato).

Vi avevo accennato che stavo preparando per sabato sera una festa a sorpresa per il mio ragazzo, visto che i miei sarebbero partiti.
Diciamo che alla fine a sorpresa non è stata in realtà perché stava diventando impossibile la situazione, lui continuava a voler organizzare qualcosa e non riuscivo ad organizzare in modo da farlo venire da me a una certa ora...
Inoltre gli invitati continuavano a lamentarsi con me che non sapevano che scuse inventare e non sono stati molto d'aiuto.
Insomma, alla fine la situazione è stata questa:
a lui ho detto che stavo organizzando questa festa e che, dato che ormai non era più una sorpresa, lo invitavo ufficialmente alla sua festa...
In fondo anche se non è una sorpresa è sempre bello se qualcuno ti organizza una festa senza che tu debba pensare a nulla, no?
Beh, quando gliel'ho detto è stato felicissimo, ma.... Mi ha pregato di non dire agli altri che erano saltati i piani!
Per cui alla fine sono stati tutti convinti che lui non lo sapesse, hanno fatto la scenetta di nascondersi ed urlare "SORPRESA!" e io stavo morendo dal ridere!
Alla fine la serata è andata bene, nei giorni prima avevo cucinato con l'aiuto di mamma una montagna di cibo e durante la giornata di sabato ho preparato la torta con una mia amica e poi gli ultimi stuzzichini con un'altra amica che è venuta un po' prima a darmi una mano.
Sembra che sia venuto tutto bene e lui è stato felice come un bimbo :)

Ieri sera invece siamo andati ad un apericena con le mie amiche (gruppo diverso) per festeggiare il compleanno di quella che compie gli anni lo stesso giorno del mio ragazzo.
Anche qui serata piacevole, ma (per fortuna perché stavo morendo di sonno) finita presto, alle 22.30 ero a casetta!

Tirando le somme del fine settimana:

Punti a mio favore
- Aver cercato di rilassarmi nonostante la stanchezza (sabato sera sono andati via alle 3 e io da mezzanotte ero già mezza in coma XD)
- Non essermi abbuffata durante le giornate per l'ansia da "impegno serale"
- Non essermi agitata troppo durante la festa a casa mia...
è vero che mi ero ben organizzata con tutte le cose da fare nei minimi dettagli in modo che non mi venisse l'ansia all'ultimo, ma comunque l'importante è stato non essere nervosa al momento!

Punti contro
Un solo grande punto contro:
fregare me stessa pensando di fregare gli altri.
Mi riferisco all'alimentazione.
Sia sabato che domenica ho mangiato leggero (non digiunato o cose simili, solo mangiato leggero) in modo da essere più tranquilla che se anche avessi mangiato qualcosa di più la sera non sarei uscita troppo dai miei standard.
Inoltre, mi sono fatta un auto-discorsetto dicendomi che
1. per due sere non sarei ingrassata di un chilo
2. se anche avessi preso un chilo, non sarebbe stato negativo perché tanto mangiando "normalmente" (il mio normale) continuo a calare e invece all'incontro con la nutrizionista dovrei arrivarci proprio con quel chilo in più per tornare ai 50 in teoria.
Risultato? (non mi pesavo da quando vi ho scritto l'ultima volta)
Stamattina 48,2 kg
Perché?
Perché anche se metti il cuore in pace e sai che in quell'occasione probabilmente mangerai qualcosa di più e ti convinci che NON FA NIENTE.... Se poi hai l'occasione di non sgarrare l'adrenalina da "frego tutti" è una droga.
Perché la scusa del "è tutto a tavola, vado ad infornare le lasagne" e intanto fai avanti e indietro tra cucina e sala, tra un gruppetto e l'altro, prendi una cosa in camera, controlli che ci sia da bere...
Insomma, ti senti troppo forte quando gli altri mangiano e tu sei superimpegnata a controllare che ci sia tutto per loro e non si accorgono che non hai toccato nulla.
Durante tutta la serata ho mangiato un po' di insalata (che avevo lavato e messo in frigo, ma non l'hanno voluta e io sono andata a spizzicare ogni tanto), una briciola di un ciambellone salato ed una briciola di torta che è rimasta nel piatto quando l'ho tagliata, giusto per sentire se il sapore poteva andare bene. Ah, e mezzo bicchiere di spumante.
Ieri sera idem.
Apericena, quindi una cosa da bere ed un buffet illimitato.
Da bere: "Prendo l'acqua, che devo guidare!"
Per il cibo sono andata solo al primo giro, ho preso un piatto e sono stata 15 minuti davanti al tavolo del buffet.
Non riuscivo a prendere niente.
Non sono cibi a cui sono abituata, mi fanno troppa paura.
Il mio problema non sono le quantità, è proprio il mangiare cibi fuori dalla "zona di sicurezza".
Alla fine ho preso una cucchiaiata di un'insalata di orzo fredda e una di un'altra che penso fosse di farro.
Arrivata al mio posto ho accuratamente allargato il tutto in modo che occupasse almeno metà del piatto e ho spiluccato qualche chicco.
Mi faceva schifo e sono sicura che fosse una cosa psicologica.
Quel cibo non mi fa veramente schifo, sono io che me ne autoconvinco.
Alla fine ne ho lasciato più o meno metà, quindi ho mangiato più o meno un cucchiaio di orzo/farro con qualcosa tipo zucchine in mezzo.
Nessuno ha fatto domande, ormai lo sanno.

Oggi sono andata a nuotare e quindi, come accordato con la nutrizionista, 60g di pasta a pranzo.
Segnando le calorie sulla app mi è venuto un colpo a vederle aumentare così tanto di colpo, cavoli solo la "materia prima" pasta 210 calorie, più il condimento...
Lo ammetto, mi sono già preparata tutte le strategie per chiudere la giornata sotto le 1200.
Non so come finirà, vorrei costringermi ad arrivare a 1300 perché NON devo dimagrire ancora e oggi ho anche nuotato, ma non so se ce la farò.

Ragazze, mi dispiace che il post sia di nuovo lunghissimo e pieno di lamentele, ma avevo bisogno di scrivere per chiarire al mio cervello bacato che il mio comportamento di questo week end non è stata una vittoria, è stato un andare contro me stessa, è stato un comportamento sbagliato.

Vi abbraccio forte, grazie per il sostegno e anche e soprattutto per i commenti che mi aiutano, con un po' di forza, a capire dove sbaglio.

Buon pomeriggio! :)

lunedì 16 febbraio 2015

Voglio il tasto STOP

Non volevo pesarmi stamattina, l'ultima volta era stata dalla nutrizionista giovedì e nel frattempo venerdì mi sono abbuffata.
Tra l'altro non vado in bagno da 4 giorni e questa settimana deve venirmi il ciclo, quindi ho pensato fosse meglio evitare per paura che un peso "troppo alto" (che poi per troppo alto intendo 50 e qualcosa, che come peso in sé mi andrebbe benissimo, ma sarebbe stato un aumento rispetto al 49,6 della nutrizionista...E si sa che ogni aumento fa scattare una crisi) mi avrebbe portato a idee sbagliate, a restringere ed odiarmi.

Ecco, non volevo pesarmi.

Poi però quando mi sono svegliata non c'era nessuno a casa e non ho spesso l'occasione di pesarmi con calma (la bilancia è in camera dei miei e spesso devo infilarmi di corsa in camera e pesarmi vestita per fare in fretta) e quindi ne ho approfittato.

Ho ricordato a me stessa che è normale un aumento se non sono andata in bagno e aspetto il ciclo, che tanto subito dopo sarei andata a nuotare e che se voglio guarire quel numero non deve essere così importante.

Un bel respiro e sono salita.

48,9.

Sono risalita varie volte spostando la bilancia, stesso risultato.

Inutile negare che la prima sensazione è stata di sottile soddisfazione e che il pensiero è subito stato "alla faccia della nutrizionista che mi vuole far aumentare, che è certa che al prossimo controllo sarò aumentata perché secondo le statistiche succede sempre così: al primo controllo c'è una leggera diminuzione, ma poi inizia l'aumento."

Poi però sono rinsavita e mi sono detta che cavoli, così va sempre peggio.
Certo, non ho nessuna intenzione di aumentare, il mio obiettivo è arrivare al prossimo controllo a 50 chili spaccati avendo applicato le piccole modifiche che mi ha messo per questo mese: spuntino a metà mattina, pasta a pranzo quando vado a nuotare e porzioni di proteine un po' più grandi.
Questo sarebbe l'ideale: riuscire a riportare i miei valori a posto senza dover aumentare di peso, come lei aveva accordato alla prima visita.
Però così non va, se continuo a calare non posso averla vinta perché l'accordo (nonostante lei non l'abbia rispettato) era comunque il mantenere il peso.

Mi sento in balia delle onde, non sono capace a mantenere questo fottuto peso.
Se mangio normalmente e continuo a scendere, ma ho troppa paura di iniziare a salire mangiando di più.
Voglio un tasto STOP, che metta tutto in pausa e mi permetta di non pensarci.

domenica 15 febbraio 2015

Resoconto di un week end di rilassante stanchezza

Ciao ragazze!
Vi scrivo in stato più o meno catatonico, sono tornata a casa da un paio d'ore e sto morendo di sonno... Non vedo l'ora che sia ora di andare a dormire!

Come sapete ieri verso le 17.30 io e il mio ragazzo abbiamo caricato la sua macchinina per una mini-fuga romantica (con la scusa di San Valentino, Carnevale, mesiversario... Insomma, di scuse ne avevamo :P) al suo paese.
Viaggio tranquillo, ci siamo fermati anche per strada a vedere un laghetto di cui mi aveva raccontato... Un momento di pace assoluta, era buio e non si sentiva volare una mosca!

Arrivati a casa sua ci siamo sistemati e tra un bacio e l'altro siamo finiti ben presto sul lettone....
Ma questa volta mi ero attrezzata come da vostro consiglio e ieri mattina ho preso tutta la mia faccia tosta per andare in farmacia, dove mi sono fatta consigliare dalla farmacista una buona crema lubrificante (ho la pelle molto sensibile, volevo ridurre al minimo rischio di irritazioni e capire la differenza tra i vari tipi).
Forse ne avrei dovuta usare un po' di più, ma ho comunque sentito una bella differenza, è stato tutto più facile e naturale e forse potrebbe aiutarmi a risolvere almeno in parte il problema di cui vi ho parlato ed essere meno terrorizzata dal sesso.

Poi cenetta insieme.
Okay, mi sono portata un contenitore con le mie verdure crude e ho mangiato una scatoletta di tonno, ma sarebbe stata in ogni caso una cena "alla come capita" perché per sporcare meno cose possibile lui mi aveva fatto prendere per la sua cena piadine (più mezzo supermercato da metterci dentro).
Insomma, non è che ho cucinato a lui prelibatezze per poi mangiarmi il tonno, è che non avremmo cucinato comunque.
Peccato solo che il signorino deve esagerare sempre e dopo:
- una confezione intera di noccioline
- 3 piadine
- una vaschetta di salame
- 6 wustel
- mezza confezione di philadelphia
- maionese e ketchup a volontà
- qualche frappa (anche dette chiacchiere o bugie)
Questa notte non si è sentito molto bene... per cui non ho dormito niente perché si rigirava e si alzava di continuo e mentre lui poi ha dormito fino alle 10, io alle 7 ero con gli occhi sbarrati.
Comunque, alla fine alle 8 mi sono alzata e mi sono chiusa in cucina per non fare rumore, dove ho potuto fare colazione con tutta calma, ho preparato i panini, lavato i piatti e rimesso a posto la cucina... Il tutto con il sottofondo di Lady Oscar e Heidi (non c'è NIENTE in tv a quell'ora!!)

Quando il signorino si è svegliato ci siamo preparati e siamo partiti per salire in montagna.
Siamo stati su 3-4 ore perché il tempo non era bellissimo e ha nevicato quasi tutto il tempo, ma noi abbiamo passeggiato alla ricerca dei nostri posticini sperduti ed eravamo tranquilli e rilassati.
(Mi è venuta una voglia pazzesca di sciare!
Saranno minimo 3 anni che non scio e ho provato troppa invidia per tutti quei puntini colorati che scendevano ondeggiando dalle piste bianche immacolate *-*)
Alla fine verso le 14.30/15 siamo ripartiti e come ho messo piede in macchina in un attimo è salita tutta insieme la stanchezza!
Quindi dopo un'ora emmezza di viaggio sono arrivata a casa distrutta... Però contenta!


So che questo post sembra un bollettino meteo, per la serie "abbiamo fatto questo, abbiamo fatto quello", ma volevo raccontarvi ogni cosa!
Ah, mi sono dimenticata: mi ha fatto una sorpresa che non mi sarei mai aspettata!
Come vi ho detto noi non ci siamo fatti regali neanche per l'anniversario, quindi non ho minimamente pensato a regali o cose varie per quest'occasione... E invece lui mi ha fatto un pensierino bellissimo e soprattutto davvero pensato per me e non una delle solite banalità:
una confezione con 3 scatoline di latta con 3 diverse tisane che ha fatto fare apposta per me in erboristeria! Proprio le foglioline sfuse... è stato troppo carino, non solo non mi aspettavo nessun regalo ma di certo non che pensasse ad una cosa così personalizzata visto quanto è impegnato con il lavoro nell'ultimo periodo!

Vi saluto ragazze!
Un bacione a tutte e grazie come sempre per i commenti, li apprezzo tantissimo <3

giovedì 12 febbraio 2015

49.6

Dott "49.6"
*nella mia testa: "merda!"*
Io "la mia bilancia a casa segna di più!" (cerco di buttarla sulla battuta)
D "è a questa che devi fare affidamento e ti assicuro che è precisa. Hai perso ancora dall'ultima volta. è normale che alla prima visita ci sia un ulteriore calo, l'importante è che non diventi una tendenza: se alla prossima visita sarai aumentata o almeno rimasta stabile, andrà bene".

Questo piccolo discorso è stato il preambolo della visita di oggi con la nutrizionista.
Vorrei concentrare l'attenzione su quel "se sarai aumentata andrà bene",  a cui al momento non ho dato peso, ma che nel corso della visita ho capito essere pesante.
Insomma, a un certo punto mi ha detto, quasi dandolo per scontato, che bisogna aumentare la massa, sia ovviamente quella grassa che, di pari passo, quella magra.
Le ho chiesto cosa significasse quell'"aumentare" visto che la volta precedente avevo esplicitamente chiesto se potesse riequilibrarmi l'alimentazione senza avere un aumento di peso e lei aveva acconsentito a farmi rimanere a 50.
Non di meno, okay, ma neanche di più.

"Sei sottopeso e questo fa male al tuo corpo, è OVVIO che sia necessario un aumento!"
"Ma l'altra volta non mi aveva detto così!"
"Beh, l'altra volta dovevi partire tranquilla, ma sei adulta abbastanza da capire che il tuo corpo soffre nell'essere sottopeso".

Ma porca troia, io vedo in torno a me una marea di ragazze magrissime che sicuramente avranno un rapporto peso/altezza uguale se non al di sotto del mio 1,69 per 50 e non mi pare che stiano male!
Capisco che ognuno abbia un suo peso di costituzione, ma non mi venire a dire che il sottopeso che calcoli con i tuoi numeri (semplice BMI) è in ogni caso segno di sofferenza perché tante ragazze sono sottopeso e stanno bene.
Mi stavo per mettere a piangere e mi sono sentita una bambinetta piagnucolosa, ma mi ha fatto sentire tradita.
Gli accordi erano quelli.
Ecco perché insisteva tanto con l'integratore ipercalorico che "ti fa solo bene" anche quando esprimevo le mie perplessità riguardo al fatto che aumentare di botto di 300 calorie l'apporto quotidiano mi avrebbe fatto prendere peso..
Ecco perché si rifiuta di darmi delle dosi nella dieta dicendomi semplicemente che devo mangiare quelle cose, ma di più.

No ragazze, non è questo che voglio.
Voglio essere sana, ma pesando 50, al massimo potrei accettare i 52.
Non voglio che i vestiti attuali vadano stretti.
Non voglio le cosce che non mi permettono mai di trovare un paio di pantaloni.
Non voglio sentirmi più ingombrante di quanto io non mi senta.
Già così non mi sento bene con me stessa, ma almeno mi aiuta il fatto che posso dirmi "obiettivamente non puoi essere così grassa pesando 50 chili, quindi lascia stare cosa ti dice lo specchio".
Non voglio sprofondare di nuovo.
Non sono pronta e non lo sarò mai.

mercoledì 11 febbraio 2015

Gly è impazzita!


Ciao ragazze!
Innanzitutto chiedo scusa per il fatto che spesso non rispondo ai vostri commenti, ma sono sempre così "giusti" che non farei altro che ripetervi che vi ringrazio tanto perché leggete le mie infinite pippe mentali e siete sempre pronte per una parola di sostegno.

La mia settimana da pallina da ping-pong continua, ma ora ho una nuova prospettiva per il week end e sono stupita da me stessa per quando io non veda l'ora!

Vi spiego: questo sabato, oltre ad essere San Valentino (che me ne frega relativamente), è un anno e 6 mesi che sto con il mio ragazzo.
Io ho sempre odiato i festeggiamenti e regali obbligati per queste occasioni (non ci facciamo mai gli auguri al "mesiversario" e anche quando abbiamo festeggiato un anno non ci siamo fatti regali né niente, siamo stati insieme perché andavamo in montagna per Ferragosto con i suoi amici) però a volte mi manca un po' l'idea del "momento speciale per noi", una scusa per organizzare qualcosa e dedicarci l'uno all'altra.
Solo che - insomma - ormai l'ho abituato "male" e non gli viene neanche in mente di fare qualcosa di speciale.
L'altro giorno mi ha chiesto cosa volessi fare sabato e mi ha proposto di andare a cena fuori, ma dopo i miei "quella sera sarà un casino, bisogna prenotare da ora perché tutti vanno a cena fuori, ecc" ha lasciato perdere.
Sinceramente, l'idea non mi allettava minimamente.
Beh, oggi il caro ragazzo mi ha chiamato dicendomi di avere un'ideona per sabato.
La sua proposta è partire sabato pomeriggio, andare al suo paese (dove io normalmente non ho voglia di andare perché si chiude con i suoi amici e io sparisco) SENZA DIRE NIENTE A NESSUNO, farci la serata e la notte insieme soli soletti a casa sua e la domenica andare in montagna sulla neve!
Vi giuro che mentre mi faceva questa proposta avrei voluto averlo davanti per riempirlo di baci.
Mi stupisco di me stessa, di questa voglia di fare e di ficcarmi in una situazione in cui per due giorni non avrò le mie sicurezze alimentari e tra l'altro farà freddo....
Ma più ci penso e più mi viene da sorridere!
Sarà che l'ha organizzato solo per me, che ha pensato a cose carine da fare solo io e lui, senza dover sempre mettere in mezzo 300 persone e tra l'altro non semplicemente "andiamo lì e poi boh", ma ha proprio pensato a cosa fare, a passare la giornata sulla neve.
In questo momento sono felice e sono felice soprattutto di quanto io ne abbia voglia!!!
Questo mi fa venire ancora più voglia di portare avanti il progetto della festa a sorpresa per il suo compleanno che sto organizzando per sabato prossimo....Shhhhhhhh


Dopo questa botta di euforia vi aggiorno sull'andamento della mia vita da malata immaginaria:

1. Psicologo: grande, grandissima novità - ci siamo messi d'accordo per una seduta a 3...........
...................
Io, lui e MIO PADRE!
La proposta è nata quasi per caso, ma più ci pensavo più la vedevo una cosa bellissima.
Insomma, non è che mi aspetto che il nostro rapporto si ribalti da un momento all'altro, ma ho preso coscienza (tra l'altro da sola, non è che mi ha portato lui sull'argomento) che il rapporto con mio padre è un nodo importante della mia vita.
Ho bisogno di farlo scendere dal piedistallo su cui l'ho messo, di conoscere mio padre "l'uomo" e di cambiare la mia visione idealizzata di mio padre "l'essere perfetto che tutti ammirano e che si aspettano che io sia sempre la migliore come lui".
Probabilmente in futuro scriverò un post in cui vi spiegherò bene la situazione con lui e di come siamo arrivati ad essere quasi estranei che vivono sotto lo stesso tetto, ma prima voglio avere le idee più chiare.
Ora lui è in Egitto per lavoro (gli ho già accennato che "è stato convocato"), quando tornerà lo psico lo chiamerà per mettersi d'accordo.

2. Nutrizionista: ho la visita domani, quindi vi farò sapere.
Purtroppo i dati a disposizione saranno incompleti perché non ho i risultati delle analisi che ho rifatto e devo ancora fare l'ecografia alla tiroide, ma spero che bastino già per avviare qualcosa e soprattutto voglio chiarire che cosa succederà quando (a momenti) dovrà mettersi in maternità.
Ho una paura matta che mi pianti con il primo sostituto che capita, quindi le chiederò come ha intenzione di organizzarsi.

Beh ragazze detto questo vi saluto e spero questo week end di fare anche qualche foto perché mi sono accorta che su Facebook (per Raki e Euridice che mi hanno aggiunto) ho solo foto che risalgono minimo ad un anno fa, quindi forse avrete l'onore di vedere come questa rospa sia attualmente (ci sarà un motivo se rifuggo ogni macchina fotografica e di conseguenza ho solo foto vecchie, no? XD)

Un bacione a tutte!!


lunedì 9 febbraio 2015

Ping pong

Ciao ragazze!
Non ho nessun aggiornamento particolare, ma volevo scrivere perché finalmente è tornato il sole (anche se fa un freddo boia e c'è un vento fortissimo) e tra ieri ed oggi sono un po' rinata.
è incredibile quanto io sia meteoropatica: l'ultimo periodo in cui ha piovuto sempre ero sempre nervosa, agitata, stanca... Ho passato giornate senza fare assolutamente NULLA e di pessimo umore...Non perché non avessi nulla da fare, ma perché proprio non mi andava.
Da ieri, con il ritorno del sole, va un po' meglio e mi sento molto più viva.

Ah, non vi ho detto che ho dovuto rifare alcune delle analisi perché le ho portate a far vedere alla mia dottoressa di base in attesa della nutrizionista (o meglio, mia madre gliele ha portate) e ha detto che dovevo rifare la prolattina ed il TSH e in particolare dovevo fare le analisi da distesa.
Pensavo fosse una metodica particolare il fatto del prelievo da distesa, ma in realtà oggi ho scoperto che la dottoressa mi ha preso per un'esagitata e si è convinta che il risultato della prolattina alta fosse dovuto al fatto che ero agitata quando le ho fatte le prima volta.
Tengo a specificare che ero morta di sonno per la sveglia alle 6, più tranquilla di così non si poteva! Ahaha
Comunque, fatta la mia figura di merda con il tipo che mi ha fatto il prelievo che non voleva farmi alzare per paura che collassassi, il sangue se lo sono preso e tra una settimana nuovi risultati.
Nel frattempo giovedì nutrizionista e venerdì ecografia alla tiroide.
Mi sento una pallina da ping pong tra i dottori vari.
Per rimanere in tema, tra un po' vado dallo psicologo quindi vi saluto e vi mando un bacione :*

PS: vi leggo sempre, tutte, ma spesso non commento perché non voglio riempirvi di banalità o consigli scontati - ma sappiate che vi seguo sempre, anche nei periodi in cui non scrivo.

venerdì 6 febbraio 2015

Parliamo di sesso.

Ciao ragazze!

Vorrei parlarvi di un mio grande problema e sapere da voi cosa ne pensate e se avete esperienze simili a riguardo... Insomma, parliamo di SESSO (si può scrivere su blogger? Oh, insomma, chi se ne frega).

Come sapete ho un ragazzo con cui sto da un anno emmezzo e sapete anche che spesso ho ansia quando lo vedo, per vari motivi... Ma uno dei principali è che io non ho mai voglia di farlo, mentre lui lo farebbe sempre.
La mia vita sessuale è iniziata a 17 anni, ero molto curiosa e, non essendo fidanzata, alla fine ho avuto la mia prima volta con un ragazzo semisconosciuto e che non ho mai più rivisto.
In seguito ho avuto una storia che in teoria era di "solo sesso" con un ragazzo facente parte della mia compagnia, di cui ho - ovviamente - finito per innamorarmi.

Dopo altre piccole esperienze non serie è arrivato il periodo in cui c'era un flirt con il mio attuale ragazzo (prima mio migliore amico).
Tutto è iniziato sul piano fisico, eravamo già molto legati e la differenza rispetto all'essere solo grandi amici era quest'attrazione fisica da parte sua;
all'inizio la cosa mi divertiva molto, mi sentivo desiderata ed avevo in mano la situazione.
Mi piaceva provocarlo e poter decidere se concedermi o lasciarlo a bocca asciutta e visto che spesso "lanciavo la pietra e nascondevo la mano" il desiderio aumentava sempre di più.

Dopo un mesetto di questo gioco siamo andati una settimana in vacanza con altri amici; io e lui dormivamo insieme e lo facevamo spesso, anche se lui durava un'infinità ed essendo agosto (40 gradi) a volte arrivavo a non farcela più... Però lo facevamo e ne avevo voglia.


Ora... Beh, è passata un anno emmezzo da quel periodo e sono arrivata ad odiare il sesso.
Cerco sempre di evitare situazioni in cui ci potrebbe essere la possibilità e mi concedo una volta ogni tot più che altro perché penso "povero, mi dispiace per lui" visto che fosse per lui lo farebbe continuamente.
Spesso se lui è proprio "partito per la tangente" e non ho via di scampo gli propongo di dargli una mano (e non solo...Insomma, avete capito) per concludere, in modo da regalare a lui un orgasmo ed evitare a me il disagio ed il dolore.

Si, perché ogni volta sono dolori.
Ora che ho scoperto dalle analisi di avere la prolattina sballata penso di poter attribuire parte della colpa a questo
(la prolattina è un ormone che le donne secernono durante l'allattamento è in natura ha la funzione di evitare una gravidanza mentre la donna sta allattando... Quindi le conseguenze sono mancanza di ciclo, secchezza e conseguenti dolori nel rapporto, calo del desiderio).

Però sono frustrata per questo motivo, davvero tanto.
Ieri ero da lui e si è fatto prendere dalla voglia e visto che eravamo soli in casa non potevo scappare.
Ci ho provato, ragazze, mi sono detta "basta, devi cercare di trovare il modo di fartelo piacere perché se a tutti piace un motivo ci sarà!!"...
Ci ho provato, ma dopo il dolore dei primi tentativi gli ho detto che ci avrei "pensato io".

E in quel momento, inginocchiata per terra a cercare di dargli quel piacere che il mio corpo si rifiuta di dargli, mi veniva da piangere.

Vorrei avere un confronto con voi su questo argomento perché leggo sempre (per chi è fidanzata) di nottate romantiche, di coccole, di "voglia di lui".
Mi sento sbagliata e ogni volta inizio a pensare di lasciarlo perché penso che una coppia in cui non c'è complicità sul lato sessuale non possa andare avanti, si accumulano solo frustrazioni su frustrazioni.

Che ne pensate?

martedì 3 febbraio 2015

Dai, pensavo peggio!

Ciao ragazze!
Scrivo al volo nel momento di pausa tra questa mattinata (ho fatto un esame e sono andata a ritirare le analisi) e oggi pomeriggio (ripetizioni e poi psicologo) per dirvi, appunto, dei risultati delle analisi.

Che dire, pensavo peggio!
Gli unici valori sballati sono quelli legati alla tiroide, ma me l'aspettavo.
Insomma, credo che riguardo a quelli la dottoressa dovrà verificare (altri esami?) se questo ipotiroidismo è dovuto all'alimentazione o se è già arrivato il momento di iniziare la mia vita al fianco dell'Eutirox, come mia madre.
Se è legato all'alimentazione spero con tutto il cuore che non ci sia bisogno di un aumento di peso, ma solo di un'alimentazione mirata...
Altrimenti si inizia con pasticchette e controlli periodici.
Lo so, l'ipotiroidismo (legato a tiroidite di Hashimoto) è una malattia e non dovrei prenderla così alla leggera, ma dato che sono consapevole di essere portata per familiarità e che se non altro sapendolo si spera di riuscire a riaggiustare un po' i disturbi che mi crea (freddo, stanchezza perenne e chi più ne ha più ne metta), lo accetto.
In fondo gli altri valori vanno bene e sono sollevata per questo :)

Ah, mi sono scordata di dirvi che per un attimo ho temuto di avere un tumore.
Nel senso che mi sono messa a cercare su internet cosa indicavano i vari valori e per prima ho cercato la prolattina, che ho molto alta.
Bene, spesso la prolattina alta può indicare un tumore (benigno) all'ipofisi.
PANICO.
Poi approfondendo di più ho scoperto che può essere una conseguenza dell'ipotiroidismo, quindi visto che c'è dovrebbe essere legata a quello.
Ma ho sbiancato per un momento! Maledetto internet che ti fa credere di essere un malato terminale anche se solo ti fa male un dito (tralascio quando fai una ricerca perché hai paura di essere incinta.... Ogni cavolata sembra indicare gravidanza certa! Non sapete quanti impanicamenti in passato XD)

Ragazze, vado a rivestirmi e si parte con il pomeriggio!

Passo e chiudo!

ps: comunicazione sul fattore cibo: come sapete, le mie abbuffate sono principalmente a base di formaggio; oggi e anche qualche giorno fa (l'avevo raccontato a Kiki, mi sembrava inutile fare un post solo per quello) sono riuscita a mangiare un pezzetto di formaggio (l'altro giorno fuori pasto - compensando con le altre calorie per rientrare nel totale - oggi a pranzo) e fermarmi lì.
Sembra una cazzata, ma mi sento soddisfatta perché normalmente se non sono arrivata al limite che porta all'abbuffata non me lo concederei mai perché "se puoi evitare meglio, no?"
No, perché poi lo bramo e mi ci abbuffo.
Ora vado veramente che sennò faccio tardi!
Un bacione :*

venerdì 30 gennaio 2015

Sabbie mobili

Ieri sera mi stavo preparando per andare ad una cena di compleanno.
Accantonata l'idea di mettere un vestito causa freddo, ho optato per jeggings, maglioncino e stivaletti con il tacco.

"Mamma, come sto così?"
"Girati... Non so, forse avrei messo una maglia un po' più lunga"
"Dici che mi effetto cotechino sulle gambe?"
".....No, è che mi fai un po' impressione. Normalmente ti infagotti con i vestiti, è da tanto che non ti vedo vestita più attillata e si nota tanto la magrezza...".

-------

L'altra sera dallo psicologo stavo parlando al gruppo della visita dalla nutrizionista (non ne avevo ancora avuto modo), e delle mie paure riguardo al risultato della bioimpendenziometria e delle analisi.
Un ragazzo mi fa "vabbè, ma non mi sembri così magra, sei normale".
(Lo ammetto, mi ha fatto male ed il pensiero spontaneo è stato "allora non è vero che non posso più dimagrire, potrei essere più magra").

-------

Opinioni esterne contrastanti riguardo al mio fisico, lotta interna nella mia testa tra la consapevolezza razionale di avere 2,6 kg di grasso totali addosso, che non possono diminuire se non con gravi conseguenze per i miei organi, e l'immagine che mi rimanda lo specchio, che mi mostra cosce sempre troppo tornite e fondoschiena sempre troppo grosso.

Continuo a non riuscire a mangiare più di 1000 calorie nel giorni normali.
Di conseguenza, continuo a ritrovarmi nell'abbuffata settimanale.
Abbuffata da fame, me ne rendo conto, in quanto non cambio minimamente l'alimentazione in base alle attività quotidiane.
Infatti se stando a casa a studiare con 1000 calorie non "accumulo fame", nelle giornate piene della serie "nuoto + commissioni + ripetizioni + studio + impegni vari", 1000 calorie mi portano ad accumulare fame.
E dopo qualche giorno, all'abbuffata.

Che poi ormai neanche me ne preoccupo più perché so che con quel giorno in cui raggiungo le 1800-2000 calorie mi sazio per giorni e che per una settimana non sento più il bisogno di mangiare oltre il mio "basic";
mantengo il peso, scendo anche di qualche grammo, settimana dopo settimana.
Quindi starei bene così, lo ammetto.

Ma non è giusto e io non faccio miglioramenti.
Ma ho paura di aumentare... E se poi mi abbuffo lo stesso e inizio ad ingrassare?

Chiudo questo post stupido e banale, so che non dico nulla di nuovo e che la soluzione sarebbe limpida, che basterebbe mettere da parte queste fottute paure.
Ma voglio essere sincera e ve lo dico, nonostante qualche piccola vittoria nella vita (ricominciare ad uscire un po' la sera, riuscire ad esprimermi di più con le persone), sul fattore cibo sono ancora impantanata nelle sabbie mobili.

martedì 27 gennaio 2015

Sally


"Ma forse Sally è proprio questo il senso, il senso 
del tuo vagare 
forse davvero ci si deve sentire 
alla fine un po' male 
Forse alla fine di questa triste storia 
qualcuno troverà il coraggio 
per affrontare i sensi di colpa 
e cancellarli da questo viaggio 
per vivere davvero ogni momento 
con ogni suo turbamento 
e come se fosse l'ultimo 

Sally cammina per la strada leggera 
ormai è sera 
si accendono le luci dei lampioni 
tutta la gente corre a casa davanti alle televisioni 
ed un pensiero le passa per la testa 
forse la vita non è stata tutta persa 
forse qualcosa s'è salvato 
forse davvero non è stato poi tutto sbagliato 
forse era giusto così 
eheheh 
forse ma forse ma si!"


Ogni martedì sera alle 20.30, tornando dalla seduta di gruppo dallo psicologo, ascolto questa canzone.
Il cd è sempre nello stereo della mia macchina, ma generalmente ascolto la radio.
Il martedì sera no, devo ascoltare Sally.
A volte la canto a squarciagola mentre guido, altre volte la ascolto e rifletto.
Mi lascio riempire le orecchie ed i pensieri dalla voce di Vasco che descrive la speranza di una donna piegata dalla vita, che arrivata al punto in cui niente la tocca più, in cui è indifferente ad ogni emozione, quasi inavvertitamente sente qualcosa.
In una sera qualunque, di un giorno qualunque, in un anno qualunque, in una donna qualunque si accende una scintilla di speranza;
Vasco non mi racconta se da questa scintilla nasce una fiamma che riaccende in Sally l'amore per la vita o se svanisce nel nulla, così come dal nulla è arrivata.
Glielo chiedo ogni martedì sera alle 20.30, ma la risposta è sempre 
"Cosa vuoi che ti dica? Senti che bel rumore"
E allora sento il rumore del silenzio che accompagna la fine della canzone, gradualmente sostituito dai suoni della città che tornano a riempire l'abitacolo della mia macchina.
E ogni martedì sera alle 20.30 ho la sensazione che Vasco mi stia dicendo che Sally sono io e che sta a me decidere la sorte della scintilla.



martedì 20 gennaio 2015

Analisi e paure

Ciao ragazze :)
Stamattina sono andata a fare le analisi e a parte la sensazione di svenimento perché mi sentivo debolissima (sono abituata a far colazione, non sto in piedi se non la faccio), in fondo ci ho messo meno del previsto e sono poi riuscita a riprendermi abbastanza velocemente da farmi una mattinata di studio in biblio :)
Mentre ero lì in attesa mi sono letta i vari fogli dell'impegnativa e ho cercato un po' su internet cosa riguardassero i nomi che non conoscevo, per sapere cosa mi stavano controllando (non sono solo analisi di routine, anche cose abbastanza particolari).

Mi sono messa a riflettere e mi è venuta un po' di ansia a pensare a cosa potevo star andando incontro.
A parte problemi ossei e a livello epatico, una mia enorme preoccupazione è la fertilità.
Usando contraccettivi ormonali non so se sono o meno in amenorrea, in quanto il mio ciclo è in ogni caso finto, ma ho tanta paura.
Ho letto degli articoli su internet che dicono che se la massa grassa è sotto il 12% il rischio è altissimo... E io sono al 5.
E se mi dicessero che non potrò avere figli?
E se mi dicessero che ancora si può risolvere, ma devo ingrassare?
Ho paura, tanta paura - anche se ovviamente non adesso, desidero tantissimo avere figli.
Forse è la cosa che più mi spaventa di ciò che potrebbe uscire dalle analisi.

Non che altri possibili problemi non mi spaventino, ma ne ho più paura in relazione al fatto che potrei dover ingrassare per risolverli... Non tanto il problema di salute in sé, ma come risolverlo.
Per la fertilità invece ho più paura di scoprire che il danno è fatto.

Fredda, vuota, sterile.

In queste tre parole ci sono, allo stesso tempo, la mia aspirazione in termini di aspetto fisico ed il mio terrore.

Si sa, da vita nasce vita.
Come può una statua di cera pretendere di creare vita?

lunedì 19 gennaio 2015

Risolto il mistero del BMI anomalo

La vostra Sherlock Holmes è finalmente riuscita a capire da dove derivasse il BMI di 19,9 che la nutrizionista aveva segnato sul foglio:
dall'avermi tolto 10 cm di altezza!

Ieri mi ha mandato per mail i risultati dell'impendenziometria e un primo abbozzo di dieta e ho subito notato che era tutto basato su un'altezza di 1,58m.
Comunque le ho mandato un messaggio per dirglielo e stamattina mi ha mandato il referto corretto e mi ha anche chiamato... Non so bene perché mi abbia chiamato, ma mi ha dato l'impressione che l'accorgersi dell'errore l'abbia fatta agitare abbastanza, anche perché cambia un bel po' di cose.

Comunque volevo parlarvi al volo sia di quello che è uscito dall'impendenziometria che della "dieta" che ho ricevuto.

Prima di tutto, i risultati.
A me sembrano assurdi.

Massa magra: 94,7% - 47,4 kg
(valori di riferimento: 75-82%)

Massa grassa: 5,3% - 2,6 kg
(valori di riferimento 18-25%)

Acqua totale: 70%
(valori di riferimento 55-58%)

Poi ci sono altre cose, ma un po' meno sballate.
Ma mi sembra un po' assurdo che io possa avere in totale in tutto il corpo (è specificato che comprende tutto il grasso, anche quello a livello degli organi) solo 2,6 kg di grasso...
Comunque sia, nel referto è comunque indicato come obiettivo il mantenimento, nonostante tutto, e questo mi ha rincuorato.

Per la dieta, ieri quando è arrivata ho avuto una crisi.
Mi ha praticamente inviato uno schema prestampato, della serie che posso trovare la stessa cosa su donna moderna o qualsiasi altra rivista femminile.
Anzi, lì generalmente indicano qualche quantità.
Qui invece mi ha inviato uno schema che è praticamente IDENTICO a quello che mangio io ogni giorno, solo con il consiglio di uno spuntino a metà mattina e di provare ad inserire qualche carboidrato a cena e un paio di volte a settimana un po' di pasta.
Ah, l'unico cambiamento è l'avermi messo un frutto alla fine del pranzo, che LE HO DETTO che mi fa gonfiare, non lo tollero.
Tra l'altro questa dieta può essere seguita praticamente introducendo dalle 600 alle 1600 calorie: non è indicata la quantità niente, di base sono tutte cose magre e più o meno anche la ripartizione tra i nutrienti rimane quella della mia dieta di tutti i giorni.
E mi chiedo: come dovrei riuscire a sentirmi più in forze e sana ma senza ingrassare, se non cambia niente rispetto a prima?
O mangio di più a livello calorico, ho più forze, ma ingrasso, o non cambia nulla.

Sono un po' sconfortata, ma aspetto la prossima visita per decidere (tanto ormai le ho pagate perché nella prima visita erano compresi i primi due controlli).
Domani vado a fare le analisi (tutte analisi non convenzionate, più di 200 euro solo di analisi) e si vedrà.

Un abbraccio a tutte :*


Ps:
Per l'esame alla fine l'ho rimandato.
Sto continuando a studiare, ma l'ho rimandato.
Finalmente mio padre ha capito che avevo bisogno di una sua parola per prendere la decisione e sono riuscita a prenderla...
Mi sento già molto più serena :)

venerdì 16 gennaio 2015

Guardatemi, sono debole, sono un essere umano!

Questa giornata sembra non finire più.

Stamattina sono stata in biblioteca e ho deciso di non fare l'intera giornata sia perché non mi ero organizzata per pranzo (quando rimango mi porto un'insalata, ma la devo preparare la sera prima ed avere il "materiale", quindi ho bisogno di pensarci prima) e perché volevo stare un po' a casa oggi pomeriggio, avere i miei ritmi, prendermi le mie tisane.
Quindi verso le 2 sono tornata a casa, ho pranzato e ho provato a rimettermi un pochino a studiare, ma sono andata in crisi.

Mi sono resa conto che nonostante da quando ho fatto l'ultimo esame ho studiato ogni giorno (non sempre tutto il giorno, ma almeno 3-4 ore sempre) sto andando più lentamente di quanto, non conoscendo gli argomenti, avevo programmato.
E visto che già il programma che avevo stilato era molto tirato, con tempi strettissimi per il ripasso alla fine, mi sono resa conto che è quasi impossibile che io riesca a dare questo esame.

E da qui la crisi perché io per ora avevo rimandato la decisione se farlo o meno almeno agli inizi di febbraio...
Però mi ritrovo in giorni come oggi pomeriggio in cui non ce la facevo proprio a studiare - guardavo il libro e vedevo solo lettere confuse - oppure in giorni in cui dovrei andare a trovare il mio ragazzo (che è bloccato a casa da una settimana perché ha fatto un incidente in moto, una delle molte cose che non vi ho raccontato) e mi dico:
"Se questo esame lo fai, rimani con la testa sul libro anche se ti senti stanchissima, chiedi scusa al tuo ragazzo se non sei tutti i giorni da lui e continua a studiare."

Però poi mi dico: "E se, com'è probabile, non lo faccio?"

Avrò accumulato un grande carico di stress, avrò ignorato lui nel momento del bisogno, avrò passato
giornate di merda a costringermi a studiare senza forze..
Per cosa?

Non voglio perdere tempo, ma visto che non si prospetta nessun periodo di pausa (finita la sessione ricominciano le lezioni e dovrò continuare comunque a studiare ininterrottamente, soprattutto se rimando l'esame), posso vivere così?
Ora mi stresso, mi ammazzo di studio, ignoro tutti; l'esame non lo faccio perché non faccio in tempo... E continuo a studiare senza interruzione per i 3 esami che dovrò dare la prossima sessione.

Diciamo che con oggi pomeriggio penso di aver deciso di rimandarlo, infatti ho seguito la mia stanchezza e ho smesso di studiare.
Probabilmente me ne pentirò già domani, ma credo sarà troppo tardi comunque.... Sono talmente tirata con i tempi che anche un solo pomeriggio manda praticamente tutto a quel paese.

Vorrei passare questo periodo rilassata, continuando a studiare questa materia, ma con rilassatezza e sapendo che posso affrontare ogni argomento con calma e con i miei tempi.
Vorrei avere la serenità per dire che ho bisogno di un periodo di pausa (relativa) per dedicarmi alla guarigione che ho tentato di avviare.
Vorrei;
ma mi sento terribilmente in colpa anche solo a pensarlo.
E non ho il coraggio di dichiarare al mondo che ho fallito.
Sento lo sguardo pesante delle persone che mi incolpa di essere una rammollita, mi sembra di sentire il brusio delle loro voci che dicono "si è persa", "rimarrà indietro con gli esami", "era partita tanto bene e invece era tutto fumo e niente arrosto"...

Voglio il diritto di essere stanca dopo aver dato - subito dopo le "vacanze" di Natale - un esame da 14 crediti che ho studiato come una dannata...
Non me lo posso permettere;
vorrei aver preso tutti voti bassi, vorrei essere stata bocciata a qualche esame - avrei il diritto di essere rilassata, ogni miglioramento sarebbe un qualcosa in più.
Invece non posso scendere sotto l'eccellenza, ogni debolezza è un segno meno.
A volte vorrei avere una malattia reale, tangibile...
Nessuno guarderebbe mai male una persona che sta facendo la chemio perché prende una pausa dallo studio per guarire.
(Sì, sono una bambina viziata, una persona orribile, non mi rendo conto di quanto sono fortunata).

E tento di piangere perché non ce la faccio più a far finta di essere perfetta.
(Ovviamente non piango, ormai le lacrime non riesco a farle uscire da molto tempo)


martedì 13 gennaio 2015

Apatia portami via.

è da qualche giorno che non scrivo, sono successe tante cose, al momento penso "devo scrivere per ragionare e confrontarmi" poi succede qualcos'altro e alla fine non scrivo mai.
Questo post non ha un indirizzo preciso, avevo solo voglia di "farmi sentire".

Inizio a vacillare nelle mie convinzioni, a tratti ho il terrore di guarire veramente un giorno, mi sento mancare il terreno sotto ai piedi a pensare alla mia vita senza il controllo metodico del cibo.
Penso alla guarigione come un buco nero fatto di caos e perdita di controllo.
Mi odio per questi pensieri.

Oggi ho avuto una crisi dovuta a varie piccole cose: lo studio di una materia che mi fa schifo e che non so se riuscirò a preparare in tempo per l'esame, il fatto di aver mangiato troppo a pranzo (prova a mangiare nelle giuste dosi il formaggio che ti piace tanto ogni tanto a pranzo, eviterai di abbuffartene in altri momenti... Sì, i 30 grammi sono diventati minimo 100) e, ciliegina sulla torta, il mio telefono che sembrava improvvisamente aver dato forfait.
Mia mamma, santa donna, mi è stata vicino e mi ha suggerito di prendermi un pomeriggio libero, di fare qualcosa che mi facesse star bene.

Ecco, niente.
Non mi andava di dormire, non mi andava di andare dal mio ragazzo, non mi andava di uscire, non mi andava di guardare la tv, niente.
Non mi piace niente, niente mi appassiona.
Che schifo.

Per dire, l'esame che sto preparando potrei decidere di farlo nella sessione estiva e fare al suo posto un esamino "accessorio", decisione che mi porterebbe a passare il resto di questa sessione con estrema tranquillità, potendo partecipare a tutti i compleanni a cui probabilmente a malapena dedicherò una mezza serata (compreso quello del mio ragazzo e di due tra le mie amiche più care) causa studio.

In teoria posso permettermelo: vorrebbe dire portare anche un esame a settembre nella sessione estiva, ma dopotutto non rimarrei indietro.

Ma tanto non saprei che fare se non passassi le giornate in biblioteca.
Non saprei di che parlare se non avessi lo studio di cui lamentarmi.
Sarei costretta ad uscire, magari addirittura la sera, se non avessi la scusa che "ho studiato tutto il giorno e domani mattina alle 9 sono in biblioteca, quindi non ce la faccio".

E le persone intorno a me vivono, vanno alle serate e tornano il giorno dopo, passano le giornate con gli amici facendo finta di studiare, ma divertendosi insieme a fare tutt'altro.

E io non li invidio neanche.

venerdì 9 gennaio 2015

"Vi vogliamo magri e belli, ma sani"

Oggi visita dalla nutrizionista (che in realtà ho scoperto un'endocrinologa che si occupa nello specifico di nutrizione e DCA).

Sono andata con mia mamma ed è rimasta dentro tutto il tempo (l'ho voluto io), ma nonostante questo sono molto soddisfatta di come sono riuscita a parlare liberamente e senza vergognarmi.
Mi ha fatto un'impressione molto buona, abbiamo parlato per più di un'ora e mi ha fatto raccontare tutto lo sviluppo dei miei comportamenti alimentari e la situazione attuale, chiedendomi molti dettagli e con un atteggiamento, apprezzatissimo da parte mia, molto esplicativo; nel senso che ha capito che io ho bisogno di spiegazioni sul perché di ogni cambiamento che vuole andare ad introdurre (e che ho anche un minimo di mezzi per capirlo).
Mi ha fatto capire anche che sa perfettamente che non voglio aumentare di peso e, come mi ha detto, "noi non vogliamo far ingrassare nessuno, è stato dimostrato che la magrezza è sana ed è quello il nostro obiettivo. Deve solo essere una magrezza a cui il corpo si adatta stando bene e non stressato".
Quindi l'obiettivo è chiaro e questo mi ha tranquillizzato.
Per ora non ho ricevuto linee guida (solo il consiglio di fare uno spuntino a metà mattina e di cercare pian piano di introdurre carboidrati a cena, ma a mia totale discrezione), ma mi arriveranno via mail tra una settimana.
A inizio febbraio ho un controllo a cui devo portare una serie di analisi e in cui parleremo di eventuali cambiamenti che avrò fatto o che si potrebbero fare, sempre a mia libera scelta e con i miei tempi.
Mi ha pesato, misurato (altezza e circonferenze), auscultato, misurato massa grassa e magra.
So solo i risultati di peso e altezza (era pomeriggio, comunque il peso era 50,2 e l'altezza 1,69 - non sono cresciuta come mi dicono tutti ahah).
Infatti sono rimasta un po' stranita dal leggere nel referto un BMI di 19,9 - credo usino calcoli diversi dal classico peso diviso il quadrato dell'altezza, anche perché obiettivamente dovrei pesare 57 chili per avere quel BMI. (lo ammetto, non mi è andato proprio giù questo fatto)

Comunque per ora attendo la mail e mi organizzo per fare le analisi, ma per i cambiamenti voglio essere sicura di rispettare i miei tempi perché in questo momento non ho proprio bisogno di ulteriore stress; a parte piccole cose, credo che aspetterò di parlare di nuovo con lei perché le indicazioni che ho ricevuto finora sento che sono troppo generali e se mi ritrovassi ad ingrassare di colpo sarebbe solo deleterio per il mio stato psicologico.

Ah, mi ha anche detto che se voglio posso provare a prendere il Fortimel, che ho scoperto (cercando su internet) essere un integratore iperproteico....Ma anche ipercalorico, 300 calorie a boccetta.
Sinceramente quando ho letto le calorie ho rimosso completamente l'idea, a questo punto se devo assumere 300 calorie le assumo di cibo vero, non di un bicchierino alla fragola o quello che è.
La prossima volta glielo dirò, devo essere sincera.

Ora aspettiamo e vediamo, nel frattempo (per iniziare bene -.-") oggi non sono riuscita ad assumere più di 800 calorie, stando in giro tutto il pomeriggio per la visita.

Ora vi saluto ragazze, che domani sveglia presto che devo iniziare a studiare per il prossimo esame (oggi mi sono fatta il piano di battaglia e l'ho dovuto rifare 5 volte perché non riuscivo a far entrare tutto nei giorni a disposizione.... Non credo proprio che riuscirò a farlo, ma almeno faccio un tentativo di prepararlo).
Buona serata e buona notte!