Non volevo pesarmi stamattina, l'ultima volta era stata dalla nutrizionista giovedì e nel frattempo venerdì mi sono abbuffata.
Tra l'altro non vado in bagno da 4 giorni e questa settimana deve venirmi il ciclo, quindi ho pensato fosse meglio evitare per paura che un peso "troppo alto" (che poi per troppo alto intendo 50 e qualcosa, che come peso in sé mi andrebbe benissimo, ma sarebbe stato un aumento rispetto al 49,6 della nutrizionista...E si sa che ogni aumento fa scattare una crisi) mi avrebbe portato a idee sbagliate, a restringere ed odiarmi.
Ecco, non volevo pesarmi.
Poi però quando mi sono svegliata non c'era nessuno a casa e non ho spesso l'occasione di pesarmi con calma (la bilancia è in camera dei miei e spesso devo infilarmi di corsa in camera e pesarmi vestita per fare in fretta) e quindi ne ho approfittato.
Ho ricordato a me stessa che è normale un aumento se non sono andata in bagno e aspetto il ciclo, che tanto subito dopo sarei andata a nuotare e che se voglio guarire quel numero non deve essere così importante.
Un bel respiro e sono salita.
48,9.
Sono risalita varie volte spostando la bilancia, stesso risultato.
Inutile negare che la prima sensazione è stata di sottile soddisfazione e che il pensiero è subito stato "alla faccia della nutrizionista che mi vuole far aumentare, che è certa che al prossimo controllo sarò aumentata perché secondo le statistiche succede sempre così: al primo controllo c'è una leggera diminuzione, ma poi inizia l'aumento."
Poi però sono rinsavita e mi sono detta che cavoli, così va sempre peggio.
Certo, non ho nessuna intenzione di aumentare, il mio obiettivo è arrivare al prossimo controllo a 50 chili spaccati avendo applicato le piccole modifiche che mi ha messo per questo mese: spuntino a metà mattina, pasta a pranzo quando vado a nuotare e porzioni di proteine un po' più grandi.
Questo sarebbe l'ideale: riuscire a riportare i miei valori a posto senza dover aumentare di peso, come lei aveva accordato alla prima visita.
Però così non va, se continuo a calare non posso averla vinta perché l'accordo (nonostante lei non l'abbia rispettato) era comunque il mantenere il peso.
Mi sento in balia delle onde, non sono capace a mantenere questo fottuto peso.
Se mangio normalmente e continuo a scendere, ma ho troppa paura di iniziare a salire mangiando di più.
Voglio un tasto STOP, che metta tutto in pausa e mi permetta di non pensarci.
Sulla carta vuoi pesare 50, ma ogni volta che scendi non vuoi più aumentare rispetto quel peso... ed è evidente che il tuo introito calorico non è di mantenimento.
RispondiEliminaNon puoi non scendere a patti con la tua paura. O meglio, puoi... ma a che prezzo? Fino a dove scenderai? E quale sarà diventata la tua alimentazione "normale" a quel punto? Cosa potrai e non potrai più fare?
Gly, non voglio fare terrorismo psicologico. Voglio solo dire questo: è la tua vita. Scegli con consapevolezza. Devi decisamente pensarci.
Ti abbraccio fortissimo e capisco cosa provi. ma sai che continuare a scendere non ti porterà da nessuna parte...pensa a cosa vuoi davvero. Il tuo scopo, ricorda, non è quello di trovare una dietologa e continuare a fare come prima; è normale che tu esulti ma quella non sei tu, ed è esattamente la cosa che vuoi combattere. 50 è un buon compromesso.. Ma continuando a scendere assecondi la tua malattia e non accetterai piu facilmente di riacquistare peso. Ora si tratta di un chiletto. E se poi dovesse trattarsi di più peso?
RispondiEliminapensaci, perché sei forte e puoi combattere, stringere i denti e rifiutare quel peso.