lunedì 10 novembre 2014

Una piccola martellata ad un muro destinato a cadere

Vorrei innanzitutto ringraziare voi che leggete e commentate questo mio diario, apprezzo tantissimo il vostro sostegno, sia nei momenti positivi che in quelli negativi.
Grazie davvero.

Voglio parlare di questo fine settimana, che per me ha segnato un piccolo cambiamento.
Un piccolo passetto, ma pur sempre un passetto!

Come ho scritto nello scorso post, è iniziato in modo un po' disastroso: sabato mi sono ritrovata da sola per tutto il pomeriggio e anche se non c'è stata proprio un'abbuffata da perdita totale di controllo, sentivo comunque il bisogno costante di mangiare; non per fame, ma per nervosismo e noia.
Quello che però mi fa segnare un punto a mio favore è stato il non farmi abbattere.
Mi sono detta che quello che era fatto ormai non poteva essere cancellato e dopotutto anche alle persone normali capitano i giorni in cui per un motivo o per un altro mangiucchiano un po' troppo davanti alla tv, no?
Sono andata comunque a vedere la partita del mio ragazzo come gli avevo promesso; sono andata a piedi, ma non tanto con l'intento di bruciare calorie quanto di calmarmi per poter poi passare una serata serena.
E siamo stati bene.
Siamo stati a casa mia (i miei non c'erano e avrebbe dovuto dormire da me) e ho cercato di costringermi a rilassarmi e a godermi ogni momento insieme.
Spesso di capita di essere assente, pensierosa, distaccata.
Invece mi sono totalmente concessa alla compagnia, ho assaporato il piacere dello stare insieme anche solo a guardare video stupidi su internet, farci qualche coccola e ridere.
Spesso mi sono chiesta se amo o no il mio ragazzo perché non sentivo emozione nello stare insieme, non sentivo intesa;
ho capito che ero io ad aver alzato un muro e che abbattendo questo muro posso dare a lui la possibilità di dimostrarmi il suo amore e a me di capire quanto mi faccia stare bene e quanto sono fortunata ad averlo accanto.
Ho deciso di apprezzare fino in fondo il tempo che avevamo e domenica mattina abbiamo dormito insieme fino a tardi nonostante avessi tante cose da fare.
Mi sono svegliata e riaddormentata tante volte, come se avessi tutto il tempo del mondo, perché ho deciso che crogiolarsi a letto la domenica mattina con lui affianco era un tempo speso bene.
E quando mi sono svegliata ero serena ed ho continuato ad esserlo per tutta la giornata.
Non ho reagito "oddio devo mettere tutto a posto, uscire con le mie amiche da quest'ora a quest'ora, andare al cinema, poi andare a cena, andrò a dormire tardi e domani mi devo svegliare presto", ma mi sono detta "ho una giornata bella piena con persone con cui sto bene, ora metto in ordine con un po' di musica e poi mi godo la compagnia per tutto il giorno e se si fa troppo tardi e domani non riesco a svegliarmi presto per andare a nuotare prima delle lezioni non importa".
Ho cercato di vivere momento per momento e non solo ho fatto tutto, ma ho goduto di tutto.
Ogni situazione l'ho considerata tempo regalato al mio stare bene, al coltivare le amicizie.
E vi dirò che anche a cena non ho guardato il menù per mezz'ora terrorizzata a fare mille calcoli.

La conclusione di questo papiro è che ho visto uno spiraglio di serenità che pensandoci potrebbe essere applicata ogni giorno.
La compagnia, il tempo del relax, anche solo il guardarmi intorno quando cammino per strada, sono tante piccole cose che se viste "semplicemente" in un'ottica positiva possono davvero cambiare ogni giornata.

Riuscirò ad abbattere il muro che ho alzato con il mondo?

1 commento:

  1. Penso che ci riuscirai, Gly.

    A volte la tentazione di richiudere quella breccia nel muro tornerà... ma adesso sai che c'è tutto un mondo là fuori.

    Non ci sono più sensi unici.

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