sabato 15 novembre 2014

Giorno 15 - 30DBFC

Day 15: You’ve lasted OVER TWO WEEKS! How do you feel?
Ho appena finito di ricontrollare la mia app per capire se realmente sono passati 15 giorni senza abbuffate spaventose.
Il verdetto è che ho superato le 1200 calorie due volte: mercoledì 5 e sabato 8.
Di queste due volte uno è stato un inizio di abbuffata senza controllo stroncato sul nascere (e per questo controllato e contato) per un totale di circa 1360 calorie, mentre l'altro è stato un pomeriggio a casa da sola di noia e solitudine per un totale di quasi 1600 calorie.
In realtà non mi interessa tanto il vedere le calorie,ma cercare di ricordare gli atteggiamenti del momento.
Del secondo episodio mi devo complimentare del fatto di essere riuscita in qualche modo a ritirarmi su, ad uscire e passare una splendida serata e nottata con il mio ragazzo; 
in più la sera dopo sono anche riuscita ad andare a cena fuori.
Nell'ultima settimana, invece, mi è capitato di mangiare "peggio" martedì e giovedì (rimanendo nel range calorico, ma mangiando cose fuori pasto).
Entrambe le volte ho mangiato del formaggio, ma in quantità moderata e senza che questo facesse partire tutto il seguito; di questo posso andare orgogliosa (anche se a questo punto per mangiare formaggio fuori pasto sarebbe meglio che un paio di volte a settimana me lo concedessi al pasto - ma non mi sento ancora pronta).

Finita questa analisi, come mi sento?
Beh, direi bene! 
Non perché io sia dimagrita (stamattina pesavo 52,9 - anche se non ero ancora riuscita ad andare in bagno - mentre la settimana scorsa 52,6), ma finché non aumento particolarmente non mi interessa.
La cosa importante è che NESSUNO di questi 15 giorni è stato rovinato dall'umore nero post-abbuffata.
Non che siano stati giorni perfetti, ci sono stati alti e bassi, com'è normale nella vita....
Ma la causa non è stata l'odio verso me stessa per aver ingurgitato migliaia di calorie - e questo mi fa volere un pochino più bene.

Per completare l'analisi di questa prima metà di novembre, al di là del punto di vista alimentare, segno a mio favore anche questi punti:

- Aver trovato il coraggio di esprimere il mio disagio al mio ragazzo e non con la facilitazione della parola scritta, come era mia intenzione, ma faccia a faccia.

- Aver parlato più di una volta di questo problema con mia mamma in modo razionale e senza piangere per il nervoso. 
Aggiornamento: ieri sera le ho spiegato la storia del dietologo e le ho detto anche che ero riuscita a parlarne con il mio ragazzo; 
è stata molto felice, ma non del felice tipo "oddio brava bambina, adesso è tutto finito e per magia diventerai felice e contenta", ma felice consapevole. 
Mi ha detto che non sarà facile, ma che sono stata brava ad ammetterlo con le persone vicine e a riuscire a parlarne e che lei mi sosterrà sempre. 
Una cosa che mi ha detto e che mi ha fatto riflettere molto è stata: 
"Prendila come un'occasione: una persona che non ha mai avuto questi disturbi spesso non ha neanche l'occasione di fare un percorso di autoanalisi e di autoconoscimento, mentre tu sì e questo lo devi prendere come un qualcosa in più, un arricchimento."

- Aver preso l'iniziativa, senza alcun suggerimento esterno, di contattare lo psicologo, prendere appuntamento per chiedergli aiuto per una cosa specifica. 
Fino ad ora la mia terapia è stata piuttosto passiva, mentre per una volta sarò io l'artefice.


Smetto di lodarmi che si sa che "chi si loda si imbroda" e non vorrei scrivere tra due giorni che sono tornata al punto di partenza ;)


3 commenti:

  1. Benissimo, Gly!

    Certo, il tuo percorso è ancora all'inizio, ma come recita il vecchio adagio: chi ben comincia....
    Fra l'altro, hai la fortuna di avere accanto due persone eccezionali come tua madre e il tuo fidanzato, il cui sincero affetto è raffinato da una comprensione profonda.
    Questo per dirti che puoi contare su almeno due ottimi alleati... senza contare le figure professionali cui hai deciso di affidarti.
    Davvero, non sentirti mai immeritevole del loro sostegno... provare ad amare te stessa sarà la migliore ricompensa per la loro vicinanza.

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    1. Oltre che all'inizio...è ancora teorico! XD
      Però spero che l'avere, appunto, messo in mezzo alla battaglia alcuni alleati mi sproni a non sventolare bandiera bianca alla prima difficoltà.
      Effettivamente la cosa che più mi stupisce del mio atteggiamento di questi giorni è stato proprio il sentire di meritarmi questo aiuto.
      Fino a poco tempo fa non dicevo niente anche per non pesare agli altri, non avrei neanche pensato a farmi seguire da un'altra figura professionale perché mi sembrava già di far sprecare soldi ai miei con lo psicologo... Insomma, facevo di tutto per risolvermi i miei problemi per cavoli miei.
      E mi sembra strana questa sensazione, è come se improvvisamente potessi toccare con mano, avere la prova tangibile che queste persone mi amano e che quindi VOGLIONO aiutarmi come io farei con loro se la situazione fosse ribaltata.

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  2. Tua madre mi sembra averti dato una risposta molto saggia, e anche tu la stai dando a te stessa, facendo tutte queste cose stupende.
    Aggrappati a questa consapevolezza di meritare aiuto, non lasciarla più!!!

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