lunedì 8 dicembre 2014

Perché se devo vedere il mio ragazzo mi abbuffo? - Risposta al commento di Curvula

Recentemente ho scritto di come mi sia resa conto della relazione che spesso c'è tra un'abbuffata ed il fatto di dover vedere il mio ragazzo.
Nel post ho descritto come mi sia resa conto del fatto che è una persona stancante, di quelle con cui devi essere sempre attivo sia sul piano fisico che mentale perché sono esuberanti, iperattive e un po' sconclusionate.
Poi Curvula mi scrive un commento e, quasi scusandosi per l'obiezione, mi chiede se non potrebbe essere che invece del collegamento
vedere lui --> bisogno di energie extra --> abbuffata
il mio inconscio non faccia invece un ragionamento del tipo
vedere lui --> non mi va --> trovare scusa --> abbuffata

Quando l'ho letto ho pensato "ma figurati, è il mio ragazzo, mica sono una che si fidanza solo per non stare da sola, è ovvio che mi va di vederlo!"
Poi mi sono resa conto della superficialità della mia affermazione e mi sono messa a riflettere su come si sia evoluto questo abbinamento ragazzo-abbuffata e su quali possano essere i motivi che spingono il mio inconscio a non volerlo vedere nonostante lo ami.
E mi sono accorta di quanto fosse semplicistico basarsi sul concetto "lo amo --> lo voglio vedere sempre".
Insomma, volevo rispondere al commento e poi ho pensato che meritasse un post.

Parto dal punto 1 - l'evoluzione di questo abbinamento (giuro che proverò a non essere logorroica come mio solito).
Io e lui ci mettiamo insieme ufficialmente ad agosto, dopo un paio di mesi di flirt e forte indecisione da parte mia in quanto era il mio migliore amico e prima che provasse a baciarmi (a giugno) non avevo minimamente sospettato di potergli interessare.
Il primo periodo è stato molto tranquillo, non credo fossi innamorata (ma sinceramente non so neanche se lo sono adesso, non saprei catalogare i miei sentimenti - in ogni caso forti).
Però era comunque una novità, mi sentivo molto apprezzata anche dal punto di vista fisico ed era divertente vedere le facce shoccate della gente che ci conosceva da anni quando ci vedeva baciarci.
Durante l'inverno, con la prima sessione di esami, ho passato un periodo abbastanza buio ed ero sempre triste e scoraggiata;
in questo periodo mi è capitato molte volte di abbuffarmi prima di vedere lui, MA ci uscivo lo stesso.
Con umore post-abbuffata, ovviamente.
Conclusione?
Periodo di crisi profonda, già ci vedevamo pochissimo e spesso quelle poche volte io le passavo senza dire una singola parola, con lui impotente e scoraggiato.
Inorridivo anche solo alla proposta di contatto fisico e anche quel santo del mio ragazzo dopo qualche mese non ce la faceva più: voleva aiutarmi, ma quando io alzo un muro non è mica un muro di mattoni, è cemento armato.
Ci siamo ripresi, man mano, ed ora siamo un po' più complici, un po' più intimi, un po' più un noi.
Però adesso se sono in umore post-abbuffata evito di vederlo: preferisco dirgli che non mi sento bene che rischiare di fargli passare una serata in silenzio con la me post-abbuffata - è una sorta di istinto di protezione nei suoi confronti.

Punto 2 - i motivi per cui non dovrei aver voglia di vederlo
So che forse una persona innamorata dovrebbe voler vedere la persona amata ogni secondo, dovrebbe volersi far cucire a lei per non potersene separare mai, ma io credo che non potrei mai essere così con nessuno.
Perché non amo davvero? Ripeto, questo non lo so, ma non c'è neanche una singola persona che conosco con cui vorrei stare 24 ore su 24.
Sono una persona che ha bisogno dei propri spazi, cresciuta come figlia unica e abituata ad avere del tempo per sé, anche solo per pensare.
Anche da mia madre, a cui voglio un bene davvero incalcolabile, dopo una giornata insieme mi devo disintossicare.
Non perché faccia qualcosa di male o mi dia fastidio, semplicemente ho bisogno di avere momenti lontana da tutto e tutti.
Insomma, questo per dire che se davvero l'abbuffata scattasse perché inconsapevolmente non voglio vederlo, un primo motivo potrebbe essere che sento di aver bisogno di stare un po' da sola.

Un secondo motivo che ho individuato è una sensazione un po' strana che mi viene quando non ci vediamo da un po' e di questo ne ho parlato anche a lui: quando passa tanto tempo senza che ci vediamo mi sento arrabbiata con lui.
Forse è che mi manca e non ho il coraggio di ammetterlo, ma è come se improvvisamente lo odiassi; questo ovviamente non capita se ci siamo visti o sentiti nei giorni precedenti (altrimenti ci sarebbe da preoccuparsi).

Insomma, so che nessuno leggerà quello che alla fine è diventato un papiro, quindi faccio un breve riassunto schematico :D

Collegamento abbuffata/vedere il mio ragazzo (che ha come conseguenza l'annullamento dell'appuntamento):

- è casuale o è una reazione del mio inconscio?
- Se è una reazione del mio inconscio, è perché in realtà non voglio vederlo o perché dato che è stancante mi spinge a far rifornimento di energia?
- Se non voglio vederlo è perché non lo amo e non dovrei starci insieme, perché ho bisogno di stare da sola o per il meccanismo di arrabbiatura che mi scatta quando non lo vedo da un po'?

Come potete vedere, alla fine ho trovato tante domande e nessuna risposta.
Tuttavia, voglio ringraziare dal profondo del cuore Curvula per il suo commento e per il coraggio di contraddirmi nelle mie convinzioni: mi ha fatto ritrovare il piacere dello scrivere sul blog per avere un confronto reale (oltre al sostegno, che comunque apprezzo sempre).

4 commenti:

  1. Non credo che chi é innamorato voglia stare 24 su 24 insieme, certo fa piacere ma gli spazi ci vogliono..

    Forse quando sei con lui fai cose di cui non hai voglia? Tipo dicevi che con lui si cammina solo xke entrare in un bar come vorresti non lo si fa (esempio stupido)..

    Quando passa molto tempo capita anche a me di avere meno voglia di vederlo, ma appena lo vedo passa del tutto quella sensazione.. Non so xke capiti ma ho imparato a non dar retta a quella sensazione visto che tanto non é fondata e non mi capita più molto.. Mi capitava spesso col mio ex ma xke tra noi le cose non funzionavano troppo..

    Vedendosi poco xo capisco che non ci sia quella complicità..

    Forse avete solo bisogno di un momento vostro tranquillo, senza bisogno di stra fare..
    Oppure prova a dirglielo che tu non sei esuberante come lui e quindi non riesci a stargli dietro.. Forse lui lo é solo x dimostrarti quanto tenga a te, e magari dicendogli che non ce n'è bisogno di tranquillizza..

    Se lo ami o no lo sai solo te, non ci sono regole x dire "tu ti comporti cosi allora sei/non sei innamorata"..

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  2. Ma figurati, fa solo che piacere a me esserti stata d'aiuto! :)
    Te lo dirò fuori dai denti: mi ritrovo molto in quello che dici (un po' per caso: ad esempio anch'io ho iniziato una storia col mio ragazzo ad agosto... passato un inverno disperatissimo a causa dell'università e conseguente momento di crisi profonda con lui... e ora fase di lento e costante miglioramento... insomma, riesco a empatizzare perfettamente!). Anch'io cone te sono una persona che ha bisogno dei propri spazi, e non credo che questo significhi che non sappiamo amare veramente. A mio modesto avviso un rapporto di simbiosi obbligata non è sano. Non vivo esattamente quell'"arrabbiatura" di cui parli tu, ma posso capire anche quella paura sottesa di essere trascurati...di irrigidire il cuore se non ci vengono erogate le attenzioni che desideriamo.
    Secondo me è fondamentale che continui a interrogarti e ti chiarisci con te stessa sul reale perché di queste abbuffate... perché se davvero sono un segnale, allora forse c'è qualcosa da risolvere. Forza che sei coraggiosa, un abbraccio forte :)

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  3. a parte che il post è molto interessante ;) detto questo io sono fidanzata da....... 9 anni e ti assicuro che ci amiamo alla follia... però essendo donna, essendo incasinata con il cibo etc anche io ho bisogno dei miei spazi... anche io a volte vorrei stare chiusa in camera e dormire o guardare la tv o stare al pc... penso che sia dovuto al fatto che più si sta soli e più soli si vuole stare... inoltre io studio fuori e ci vediamo solo 3 giorni scarsi a settimana (solo di sera) e credimi che mi manca da morire... però quando torno ho la fungia lunga tre metri e mi arrabbio continuamente...

    tutto questo monologo per dirti che non devi associare ogni tua sensazione o modo di fare al lui o meglio a voi come coppia. siamo tutti diversi e ognuno con il nostro carattere particolare e non dipende da nessuno, solo da noi! baci

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  4. Leggere questo post mi ha strappato un sorriso. Non che rida di te o che, ma anche il mio fidanzato è stato il mio migliore amico per cinque anni prima che decidessimo di provare a portare la nostra relazione ad un livello diverso ed anche per me i primi mesi sono stati strani: provavo sentimenti contrastanti, sapevo di provare per lui qualcosa di fortissimo ma non riuscivo a capire dove finisse il normale affetto che si prova per un amico che ci è stato accanto quando il mondo intero non c'era e cominciasse l'amore. Questo strano limbo, te lo confesso, è durato per una decina di mesi. Il periodo in cui ancora faceva strano alle persone vederci insieme "in quel senso", dopo averci visti prenderci in giro, compagni di banco del liceo. Perciò mi fa sorridere leggere la tua storia così simile alla mia e ti dico di prenderti un bel po' di tempo prima di cercare di capire se davvero lo ami. E, comunque, amare una persona non vuol dire volerci passare ogni istante insieme! Per gli uomini secondo me è diverso, loro sono molto meno indipendenti sotto questo aspetto, a me è capitato di dire al mio fidanzato (con cui ormai sto da quattro anni!) che volevo un pomeriggio solitario dopo essere stati insieme 24h su 24h per una settimana e lui l'ha accettato. Non puoi diventare un'altra per lui e lui non lo vorrebbe.
    La questione delle abbuffate è strana, devi cercare di capire cosa le innesca. Magari è anche una forma inconscia d'ansia. Sei felice di stare con lui ma ti mette ancora a disagio l'idea di aver cominciato una relazione dopo essere stati amici? Magari è una specie di sfogo.
    Ti abbraccio!

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